Baroni in più sottovalutato dai media. Ma ha salvato Lecce e Verona

L'avversario di domani non sarà semplice per la Juventus. Perché la Lazio è una delle squadre più in forma, ha azzeccato una serie di acquisti che potevano essere dubbi - come quelli di Dia e Noslin, promuovendo Castellanos al ruolo di titolare in attacco - oltre al terzino che più di tutti sta cambiando gli equilibri in campionato: Nuno Tavares è a quota 5 assist e ne promette altri, dopo che l'Arsenal per un lungo periodo chiedeva cifre roboanti per il suo cartellino (circa 35 milioni).

E poi c'è Marco Baroni, forse l'allenatore più sottovalutato della categoria. Perché se è vero che ha portato il Benevento in A qualche anno fa, dall'altro aveva perso le prime nove partite (su nove), poi era retrocesso con il Frosinone. Squadre difficili da salvare e che fisiologicamente rischiano di retrocedere con la stessa velocità di come erano salite. Quindi ha dovuto rifare il giro di B: Cremonese, poi Reggina da subentrato, infine Lecce. In Puglia è riuscito a riguadagnarsi la Serie A, stavolta senza tornare giù e salvandosi quasi comodamente, prendendosi il lusso di battere due volte l'Atalanta.

L'anno scorso a Verona è stato un capolavoro, con Setti che gli vende mezza squadra in corso d'opera, ma lui trova comunque gli aggiustamenti per arrivare alla salvezza. Non è un nome altisonante e probabilmente per questo è la vera rivelazione di questa stagione, con la sua Lazio che per ora gira bene, quasi come un orologio.