Repubblica Torino - A Roma per dimostrare chi siamo

Su Repubblica edizione Torino: la sfida dell’Olimpico contro la Roma è, a tutti gli effetti, uno scontro diretto per la Champions. Un match «importante ma non decisivo», ci tiene però a precisare Tudor. Non lo sarà per la qualificazione, visto che dopo il fischio finale di partite ne mancheranno ancora sei, ma sarà un primo test per la nuova Juve del post Motta dopo il successo per 1-0 contro il Genoa: «La prima settimana piena, sono contento, è stata bella – ha raccontato il tecnico croato - È una gara importante contro una squadra che sta facendo bene, con una se- rie di risultati ottimi». Una vittoria sarebbe un bel passo in avanti nel- la bagarre Champions, visto che metterebbe sei punti, più lo scontro diretto a favore, tra i bianconeri e la squadra di Ranieri.
Sarebbe soprattutto il segnale della fine della convalescenza, del cambio di passo dopo le difficoltà emerse durante la seconda parte di stagione, sia per i risultati collezionati sia per il clima collettivo intorno alla Juventus: «Ho trovato la squadra in un momento brutto ma ci siamo rialzati e abbiamo iniziato a pedalare.

Non so quanto tempo servirà, non lo sa nessuno. Ma vedo già cose interessanti, poi vedremo contro la Roma quale sarà la risposta». Toccherà a Kalulu, Veiga e Kelly, che comporranno la difesa a tre a protezione di Di Gregorio: sulle corsie laterali spazio a Nico Gonzalez e McKennie («Per me è un centrocampista, poi c’è Cambiaso fuori e abbiamo cambiato sistema, ma è soprattutto un giocatore forte»), con Thuram e Locatelli al centro. In avanti toccherà ancora a Vlahovic, supportato da Yildiz e Nico Gonzalez, con Weah sulla fascia.