Preziosi: "Gasperini ha un carattere particolare, su Lewandowski..."
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Enrico Preziosi si è concesso un'intervista a La Gazzetta dello Sport: "Non è l'esonero di Gasperini l’errore più grande che ho fatto. Ha un carattere particolare. Il punto di non ritorno arrivò dopo uno striscione di alcuni ultrà, 'Gasperini taci e allena'. Non è vero che litigammo per la storia della mancata licenza Uefa che cancellò la qualificazione del Genoa in Europa. Riconosceva me come solo interlocutore. Mi faceva arrabbiare perché c’erano tanti riferimenti: mio figlio, Capozucca e altri. Ma Gasperini ascoltava solo me. Se Percassi mi ringrazia ancora? Pensava volessi fregarlo! Pagai io per liberare Gasperini, poi Luca Percassi si è fidato con riserva tanto che all’inizio Gasp rischiava l’esonero. Ora è grazie a lui se l’Atalanta ha raggiunto risultati incredibili. La cessione più soddisfacente? Piatek. Preso a 5 milioni e rivenduto a 35 dopo 6 mesi. Pure Milito l’ho rivenduto bene ma l’avevo pagato 12 dal Saragozza. All’epoca la cessione di Diego fu considerata per 20 milioni, oggi sarebbero 200.
Un rimpianto? Lewandowski. Già firmato, faccio saltare tutto per una commissione con l’agente. Mi sono arrabbiato e l’ho mandato via, ma Lewa era in tribuna con me a vedere il derby. Una delle tante sciocchezze fatte. La più grossa? Forse aver preso Malesani. Mi parlava sempre del suo vino e forse l’aveva un po’ condizionato: in campo lo capii subito con le scelte che faceva...".