L'Unione Sarda - Agguato ai tifosi della Juve, otto arresti a Cagliari

L a doppietta dell'ex Matri e la sconfitta del Cagliari contro la Juventus erano archiviate da tre ore. All'una e mezza, sei tifosi bianconeri, dopo una pizza in un locale a due passi da Bonaria, si sono diretti verso l'albergo. L'aggressione è stata improvvisa. Una decina di persone, alcune appartenenti agli Sconvolts (proprio nel giorno del ventiquattresimo compleanno del gruppo), con bastoni, tirapugni in acciaio e cinghie di cuoio ha assalito gli juventini. Dopo averli rapinati di zaini, sciarpe, berretti e biglietti aerei, li ha lasciati a terra sanguinanti. I feriti sono finiti tutti all'ospedale. I responsabili dell'agguato sono stati identificati dai carabinieri: otto sono stati arrestati con l'accusa di rapina aggravata, lesioni personali e porto di oggetti atti ad offendere, due sono ricercati.
Non sono passati neanche due anni dalla vile aggressione agli studenti messinesi, scambiati per tifosi del Catania, che Cagliari si ritrova teatro di un episodio di violenza in occasione di una partita di calcio. Dal quartiere della Marina questa volta ci si è trasferiti in viale Diaz, tra la basilica di Bonaria e il porticciolo di Su Siccu. Sei tifosi della Juventus, arrivati da Cuneo, festeggiano il successo sul Cagliari in una pizzeria. Verso l'1,30 escono dal locale per tornare in hotel. Fanno poche decine di metri e si trovano davanti una decina di giovani. Quasi tutti hanno sciarpe e segni riconducibili al gruppo degli Sconvolts.
Non c'è modo di fuggire.
Non c'è modo di chiedere aiuto. I sei sono in trappola. Partono calci e pugni, spuntano bastoni, tirapugni, cinghie di cuoio, catene. Qualcuno vede la rissa e dà l'allarme. Le sirene delle auto di Carabinieri e Polizia fanno scattare il fuggifuggi degli aggressori che si portano via, come cimeli dello scontro, zaini e sciarpe bianconere. Spariscono anche i biglietti aerei del volo di rientro in Piemonte. I militari del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Cagliari, comandati dal capitano Paolo Floris e dal tenente Giuseppe Pischedda, con la collaborazione degli agenti delle volanti, ricostruiscono il pestaggio. Le indagini permettono ai carabinieri di risalire a dieci persone. Otto vengono rintracciate ancora con refurtiva e “armi” addosso. Finiscono in manette Massimiliano Piras (37 anni di Cagliari), Alessandro Matta (22 di Gonnosfanadiga), Andrea Francesco Carboni (20 di Selargius), Thomas Testa (20 di Pirri), Gianluigi Boi (22 di Quartu Sant'Elena), Luigi Casti (39 di Sestu), Federico Ciullo (31 di Cagliari), Simone Marras (31 di Cagliari). Piras, Testa e Marras erano sottoposti alla misura preventiva del Daspo. Due sono ricercati.
I tifosi juventini devono ricorrere alle cure dei medici negli ospedali della città: ricevono tra i 7 e 10 giorni di cura. Alle 8 sono già sull'aereo per Torino.