Jacobelli a TMW Radio: "Assenze attenuanti per Motta ma a gennaio alla Juventus servono un difensore e un attaccante"
Durante l’appuntamento odierno con L’Editoriale sulle frequenze di TMW Radio è intervenuto Xavier Jacobelli. Queste le sue parole:
Il suo pensiero sulla vicenda che ha coinvolto Edoardo Bove?
“Tutti noi abbiamo trattenuto il fiato e ciò che conta, grazie a Dio, è che le notizie anche di stamattina sono positive. La speranza è che possa riprendersi il prima possibile. Il moto corale di tutto il calcio italiano ha fatto vedere la grande umanità che di cui è pervaso, nonostante tutte le cose negative che raccontiamo continuamente. Edoardo ha voluto fortemente che si giocasse la partita di stasera tra Fiorentina ed Empoli e questa è l’ennesima dimostrazione della grandezza di questo centrocampista promettente”.
Per lei è solo un caso o sentendo anche le parole di Ivo Pulcini ci vorrebbe più controllo?
“È una questione che deve essere affrontata giorno per giorno dai vari staff medici. Viva Dio che nel nostro calcio ci sia un ordinamento che in questo è molto stringente. Basti pensare al fatto che Eriksen, ora in forza allo United, non potrebbe giocare in Italia. Ciò che conta è che Edoardo abbia superato questo momento così critico della sua salute”.
Sulla vicenda che ha coinvolto la presidenza federale?
“Dipende dai tempi tecnici della giustizia penale. È chiaro che il gesto che ha compiuto, ossia autodenunciarsi, è un gesto che merita di essere citato. Bisognerà capire ora il quantitativo di tempo che ci vorrà per l’evoluzione di questa inchiesta. In questi casi, dopo che la giustizia penale si è espressa, si va verso due strade: l’archiviazione o il rinvio a processo”.
Lei si auspica un cambio ai vertici dei vertici della FIGC dopo tutto ciò?
“Io credo che esista in questo paese il diritto alla presunzione d’innocenza. Ci sono comunque le norme che prevedono che nel caso ci sia una condanna penale maggiore di un anno si venga di conseguenza sollevati dall’incarico”.
Il Milan è ripartito alla grande nell’ultimo periodo. Come sta vedendo i rossoneri?
“É un Milan che nell’ultimo mese ha inanellato cinque vittorie e due pareggi. I rossoneri sono in netta ripresa, alla faccia di chi voleva esonerare Fonseca dopo un pareggio. I risultati stanno dando ragione al portoghese che, come tutti gli allenatori al primo anno in un club, ha bisogno di tempo. In questo Milan poi c’è Reijnders, che per me è il miglior centrocampista di questo inizio insieme a Ederson. I rossoneri stanno anche ritrovando Leao e non c’è modo migliore di arrivare alla gara contro l’Atalanta”.
Lei è tra quelli che vorrebbe una Coppa Italia con un format diverso?
“Personalmente credo che basterebbe copiare il modello della FA Cup. La Coppa Italia comincia a interessare solamente dalle semifinali. Francamente io mi domando perché una squadra di Serie B si debba dannare l’Estate per qualificarsi per poi trovare una sconfitta come quella del Sassuolo contro il Milan”.
L’Atalanta può lottare per lo scudetto?
“Tullio Gritti, in panchina a Roma perché squalificato Gasperini, ha detto che i tifosi hanno il diritto di sognare lo scudetto. Quando tu hai una squadra che è a un solo punto dal Napoli con il migliore attacco e che è quinta in Champions League, come si fa a non pensare alla possibilità di vincere il campionato? Adesso un altro crocevia fondamentale sarà la gara contro il Milan. È una squadra che sta bene e che in Estate si è mossa davvero bene, partendo dal riscatto di De Ketelaere fino alla chiusura dell’affare Retegui in settantadue ore dopo l’infortunio di Scamacca”.
Comincia ad avere dei dubbi sulla gestione Motta?
“Ci sono dei numeri, relativi alle assenze, che sono semplicemente attenuanti della gestione Motta. Ci sono stati degli infortuni seri che hanno pesato moltissimo sull’inizio della stagione. A gennaio, poi, la società dovrà agire sul mercato, trovando un difensore e un attaccante da Juventus”.