Chiarello: "Gli allegriani fideisti del corto muso che picconano Motta sono i peggiori nemici della Juve"
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Il giornalista di Italia Oggi, Luigi Chiarello, attraverso il suo profilo X, si è espresso sulla "sotterranea guerra civile" in atto nella tifosera bianconera. Le sue considerazioni:
"Da inizio stagione gli “allegriani”, cioè quella fetta di tifoseria #juve che pratica lo sciamanesino e adora il fu (calcisticamente) “mister 5 scudetti” come fosse Visnù (o meglio ancora il vitello d’oro),….ecco, gli allegriani dicevo, ad ogni buona occasione picconano #Motta, lo misurano senza pietà sui risultati, paragonandolo alle performance del divo del Gabbione. … Come se con uno schiocco di dita si potesse resuscitare e ringiovanire al contempo una squadra, una storia, una tradizione. Questi fideisti del “corto muso e primo non prenderle” sono inconsapevolmente i peggiori nemici della #Juve. Adorano un’anticaglia calcistica che in tre anni ha avocato a se “pieni poteri” sulle scelte tecniche, guadagnato un botto e reso il minimo con la rosa più pagata del campionato. Contestano chi ha il compito di ricostruire da quelle macerie. Con un paradosso. L’unico da anni in grado di fare quello che loro desiderano, cioè cavare il sangue dalle rape, resuscitare una squadra decotta e renderla vincente, ecco l’unico che ha più volte dimostrato di poterlo fare ovunque, beh… lo detestano. Lo odiano, pur essendo una bandiera della storia della Juve. Solo perché costui, cioè Antonio Conte, sebbene sia gobbo nell’animo non per questo è servile. Magari è intemperante, istintivo, ma non acriticamente aziendalista…. Quando una cosa non gli piace, Conte non si fa prendere in giro, ne desume le conseguenze. E tanti saluti. Può farlo perché è libero, indipendente, capace. Anche se, va detto, è stato anche parecchio ingrato, perché AA ci mise la faccia e lo difese davanti al mondo… per la vicenda delle presunte combine quando allenava il Bari. Vicenda a cui risulto estraneo eppure pagò. Agnelli ci mise la faccia, dicevo; lo difese e lui lo ripagò lasciando la vecchia signora in pieno ritiro per la nazionale…. Dunque, nella tifoseria Juve è in atto una sotterranea guerra civile tra allegriani che picconano Motta e mottiani che lo sostengono e sognano il ritorno di Conte. … Io credo che si debba dare fiducia a Motta. È tutto nuovo per lui. E per la Juve. Deve acquisirne la mentalità e ieri Antonio Conte, dna Juve, glielo ha fatto capire chiaramente: “zero alibi, si deve vincere”. … Poi alla fine si tirerà una linea. Senza tirare “allegrianamente” a campare. Madama è dei suoi tifosi. E nella sua lunga e gloriosa storia non ha mai avuto sogni corti. Ma grandi visioni".