TUDOR AMMETTE CHE È MANCATO TUTTO

Igor Tudor ammette le difficoltà dopo la dira sconfitta contro il Parma: "Non solo, è mancato un po' di tutto. Nel secondo tempo abbiamo spinto tanto ma siamo stati poco pericolosi. Nel primo tempo loro un po' meglio sulle seconde palle, un po' più di agonismo per le caratteristiche, poi abbiamo preso questo gol che è un cross da 40 metri, che non si può prendere e l'abbiamo preso. Una sconfitta che non ci voleva, ma è ancora tutto aperto. Nulla è compromesso. Nel primo tempo loro hanno vinto qualche duello in più di noi, hanno fatto un primo tempo di alto livello, noi no. Loro hanno trovato questo gol. Nel secondo tempo abbiamo fatto solo noi la partita, ci è mancato un tiro pulito, la cattiveria e la voglia che servono per segnare. Il Parma è in un buon momento. La classifica la trovo stimolante. Per creare la mentalità della squadra, fare prestazioni con lo stesso piglio per novanta minuti ci vuole più tempo. Siamo una squadra che sente il peso mentale, lo noti negli spogliatoi. Possiamo crescere in cattiveria, avere più italianismo nel giocare, battagliare, non concedere nulla agli altri. Se tu non subisci gol non sbagli".
Squadra dispiaciuta e ci mancherebbe altro: "Tutto sommato siamo dispiaciuti, i ragazzi anche, però niente, si va avanti, ci sono ancora 5 gare, ci sono tanti punti in ballo e si va avanti. Si gioca già dopo 4 giorni. Il Parma in questo momento è una squadra che sta andando forte, poi hanno un calcio semplice, buttano palla e vanno nella mischia, di agonismo, e hanno fatto questo gol. Per me se fosse finita 1-1... per come abbiamo spinto nel secondo tempo, avremmo meritato il gol. Purtroppo davanti non siamo stati decisivi, è mancato qualcosa, con qualche tiro, con qualcosa, Non posso dire che il Parma ha fatto chissà che cosa e noi no, però è una sconfitta, va accettata e si riparte".
Tanti singoli non hanno convinto e bisogna fare gol: "La valutazione è che si poteva fare di più. Tu giochi, poi quando arriva la palla lì, negli ultimi 20-25 metri, poi devi metterla dentro. Se non si butta dentro, come abbiamo fatto oggi, poi si rischia anche di perdere. Hanno buttato quella palla lì e hanno fatto un gran gol del ragazzo che anticipa lì.... Noi ne abbiamo messi venti così e non abbiamo fatto niente. E' quello che ci manca, quella cattiveria, di andare dentro l'area, anche sui calci d'angolo, bisogna crederci, avere questo piglio di andare là e fare gol, non solo di partecipare: abbiamo tante volte solo partecipato, siamo andati per andare. Quello va lavorato, si deve crescere, si deve avere cattiveria, altrimenti non si vincono le partite. Bisogna avere la cattiveria di andare là e fare gol, di battagliare, quello che ho detto anche ai ragazzi. Non si vince con gli schemi, con i sistemi, con combinazioni, si vince con quello ma soprattutto con altre cose. Nel secondo tempo è stata tutta spinta nostra, siamo passati davanti alla loro area quasi sempre, loro sono venuti due-tre volte in 45 minuti, ma non l'abbiamo messa dentro. Se non la metti dentro quando arrivi è inutile stare lì, ci è mancata la concretezza, la pericolosità dei giocatori. non solo quei tre, ma tutti. Se tu non la metti dentro puoi dtare lì 8 ore. Dusan ha avuto questo tipo di fastidio davanti ed è uscito. Chico e Kenan ci hanno provato, hanno grandi qualità, purtroppo non è bastato".
Tudor non ha dubbi sul modulo:"Si sceglie come giocare in base alle caratteristiche. Poi se non si riesce a sfruttare quello che si ha pensato, ci si trova nel torto. Abbiamo avuto dei problemi fisici in settimana, questa formazione ci stava. Oggi non è responsabilità solo dei tre attaccanti. Non posso dire che siamo venuti qua e il Parma ci ha messo sotto. Nel secondo tempo abbiamo spinto molto e non abbiamo fatto gol. Quando non si segna sembra tutto nero, invece bisogna analizzare con lucidità. Ci sono periodi così, ogni giocatore fa parte di un gruppo. Non mi piace parlare di singoli, si fanno analisi ma non son mai preoccupato, sempre sul pezzo. Questo deve fare un allenatore, devo tirare fuori il meglio dai giocatori, aiutandoli. Noi vogliamo che gli attaccanti segnino, ma un momento così va accettato".