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Gigi Maifredi: "Juve è tornata a giocare a calcio, ma il Como non era il Real Madrid. Chiesa? Avallo il pugno duro di Giuntoli"

21.08.2024 12:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Gigi Maifredi: "Juve è tornata a giocare a calcio, ma il Como non era il Real Madrid. Chiesa? Avallo il pugno duro di Giuntoli"
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© foto di Balti Touati/PhotoViews

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore bianconero nella stagione 1990/91, Gigi Maifredi, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juventus e non solo:

Ti aspettavi una Juve così prorompente dopo nemmeno un mese e mezzo di lavoro?

"Sì, una Juve così era doverosa per le aspettative che i tifosi ripongono nel nuovo allenatore e nella squadra. Non è che venissero da annate strabilianti, è giusto che abbiano fatto una buona partita e si siano messi in mostra dei giovani che nessuno conosceva".

E' saltato all'occhio il coraggio di Motta di far partire un ragazzo come Mbangula tra i titolari?

"Incensare va bene, ma non parlerei affatto di coraggio. Perché? Thiago Motta ha avuto tutto il ritiro per valutare i suoi giocatori, per cui avrà visto in forma Mbangula e ha deciso di farlo giocare. Anche Savona è entrato bene nella ripresa, quindi non ci vedo niente di speciale".

C'è qualcuno che ti ha stupito di più nel match di lunedì sera?

"Direi tutta la squadra, non è che sono stato attratto dal singolo. Ho visto una buona applicazione, oltre ad una prestazione convincente da parte di chi non sarà titolare nelle gerarchie di Thiago Motta".

Quindi, per chiudere il discorso Como, finalmente possiamo dire che hai visto una squadra che giocasse a calcio. Sbaglio?

"Sono d'accordo, dopo i tre anni di Allegri tutti si aspettavano qualcosa di diverso perché non ne potevano più. Però, attenzione: non hanno giocato contro il Real Madrid o il Psg, la Juve ha affrontato una squadra che lotterà per non retrocedere in B".

Sei rimasto colpito dai risultati delle altre, specialmente le milanesi, che non sono riuscite a vincere?

"Niente di più, niente di meno. Ho vissuto anche io gli inizi di campionato e non bisogna credere ai primi verdetti, resto convinto del fatto che i giudizi saranno più veriteri tra 7/8 partite".

Fa bene la Juve ad aspettare Koopmeiners?

"E' fuor di dubbio che con l'olandese ci sarà qualcosa in più, anche perché l'Inter non sarà quella di Genova per tutta la stagione. Per contrastare i nerazzurri dovrai esser forte tutto l'anno, non sporadicamente. E' arrivato Kalulu, che per me è un buon giocatore, e con un esterno puoi sicuramente rendere più competitiva la tua rosa".

A proposito di esterni: meglio puntuare tutto su Nico della Fiorentina, oppure tornare a bomba su Conceição del Porto?

"Per me Nico, è più una realtà del nostro calcio. Io opterei per lui".

Chiesa, notizia di ieri, sta negoziando con il Barcellona. Sei d'accordo con la scelta della Juve di metterlo fuori rosa?

"Avallo il pugno duro di Giuntoli, perché era consapevole di non poter più disporre di Chiesa e degli altri fuori rosa. E per questo è giusto averli messi fuori rosa. Non ci giriamo intorno: i giocatori sono totalmente gestiti dai procuratori che guadagnano soldi da queste operazioni".

Si ringrazia Gigi Maifredi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.