Christillin sul bel gioco: "Ci premia di anni di difesa e risultato, Locatelli è rinato. Nuova Champions? Esatto opposto della Superlega, Juve non la vedo tra le prime otto"
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, la manager torinese membro aggiuntivo Uefa del consiglio Fifa - nonché tifosissima doc bianconera, Evelina Christillin, per avere la sua opinione sulla Juventus e sul sorteggio in Champions League:
I 7 punti raccolti in 3 giornate, al di là degli avversari incontrati, rappresentano un ottimo punto di partenza. Quali sono le sue aspettative per questa stagione?
"Ho visto un gioco diverso in tutte e tre le sfide, anche se nelle prime due uscite c'è stata più brillantezza. Il calcio di Motta è diverso, la palla è più giocata in avanti e c'è molta verticalizzazione nei passaggi. Anche i singoli li sto vedendo meglio: Locatelli è rinato, Vlahović non corre più all'indietro e c'è grande entusiasmo in generale. La Roma era ben messa in campo e arrivava da due risultati negativi, la partita è stata un po' noiosetta e piuttosto difensiva ma non si possono emettere giudizi dopo soltanto 270' giocati".
Quali sono i cambiamenti che ha notato maggiormente in queste prime uscite?
"Nel modulo di gioco e soprattutto nella squadra, ci sono stati tanti cambiamenti a livello di rosa. Io mi sono davvero divertita, come non mi è successo nella seconda parte di stagione dello scorso anno. La prima sensazione, dopo 15 giorni o poco più, è senz'altro molto positiva".
Se l'aspettava, a maggio, che la Juve riuscisse a fare un mercato del genere?
"Qui si palesa l'abilità di Cristiano Giuntoli e l'oculatezza di chi sta amministrando dal punto di vista finanziario. Perché Gianluca Ferrero e Maurizio Scanavino sono due uomini di conti, ognuno fa la sua parte e la sta facendo bene. All'inizio si pensava che la Juve non riuscisse ad investire molto sul mercato, ma la campagna acquisti è stata bella potente e sono arrivate anche delle cessioni importanti. Dal punto di vista del bilancio, tutto questo, è stato un passo in avanti per il miglioramento dei conti e ciò ha permesso ai bianconeri di ridurre in maniera sostanziale il monte ingaggi".
Asticella alzata con i nuovi arrivi?
"Hanno alzato l'asticella, ma bisogna avere pazienza. Non si può vincere tutto e subito. Da tifosa bianconera e appassionata di calcio, già divertirsi nel vedere del bel gioco è un qualcosa che ci premia di anni di difesa e risultato".
Tra i nuovi arrivi, c'è qualcuno che sta spiccando di più ai suoi occhi?
"Sarebbe facile Koopmeiners, Douglas Luiz o Conceição, ma le sorprese più grandi sono arrivate dai giovanissimi Mbangula, Savona - che è valdostano come me -, Yildiz che è ormai una realtà. Ho già parlato di Locatelli e Vlahović, per questo vorrei sottolineare la grande difesa che fino ad ora non ha concesso nemmeno un gol: Di Gregorio non è mai stato seriamente impegnato, Bremer è un gigante e Gatti è oggi capitano della Juve e la sua storia è quasi da libro cuore".
E' più dispiaciuta per l'addio di Chiesa o per le cessioni di Soulé e Huijsen?
"Nel progetto di Giuntoli e Motta non c'era spazio per Chiesa, ma sto capendo che si punta sui giovani e sono molto dispiaciuta per gli addii di questi due ragazzi. E' chiaro, però, che le loro cessioni sono state importanti per il conto economico e bisogna ragionare anche su questi termini".
Quale è il suo commento sulla nuova formula della Champions League?
"La formula è molto divertente, tutti giocano contro tutti anche se sono solo otto partite. E il fatto che si possono incontrate più squadre della stessa fascia, rende questa nuova competizione molto più frizzante. Poi si vedrà, iniziamo a giocare la prima col Psv e poi ci sarà il Lipsia fuori. Sarà una stagione lunga, si finirà a gennaio con due partite in più. Risultato? Non oso pensare che la Juve sia così forte da finire tra le prime otto, è senz'altro più abbordabile la qualificazione dalla nona alla ventiquattresima posizione. Sarebbe già quello un ottimo risultato".
Sbaglio, o chi la chiama Super è perché fa un riferimento piuttosto esplicito alla Superlega?
"In realtà è l'esatto opposto della Superlega per due motivi principali: non è un torneo a cui si partecipa su invito e poi tutti giocano contro tutti. Tra l'altro lo stesso presidente Ceferin, in uno spot molto carino pubblicato la sera dei sorteggi e in cui recitano anche molti ex calciatori famosi come Del Piero, a chi gli dice che è una super risponde con: "No, Superlega non si dice" proprio a dimostrazione di quanto ho appena affermato".
Si ringrazia Evelina Christillin per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.