esclusiva tj

Partum (Kanal Sportowy) su Milik: "Si preoccupa per la Juve, i tifosi polacchi dovrebbero rispettarlo di più. Szczesny? Le icone dovrebbero essere sempre rispettate..."

09.09.2024 15:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Partum (Kanal Sportowy) su Milik: "Si preoccupa per la Juve, i tifosi polacchi dovrebbero rispettarlo di più. Szczesny? Le icone dovrebbero essere sempre rispettate..."
TuttoJuve.com
© foto di www.imagephotoagency.it

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il collega del portale polacco "Kanal Sportowy", Antoni Partum, per parlare approfonditamente di Arkadiusz Milik e non solo:

Che aspettative hai sulla stagione, la terza in bianconero, di Arek Milik? Credi che con Thiago Motta potrebbe rivelarsi utile?

"Non ho grosse aspettative su Milik, sinceramente parlando, ma d'altra parte Arek dovrebbe avere più opportunità di giocare rispetto alla scorsa stagione in quanto Vlahović non ha altri sostituti e la Juventus giocherà più partite in Champions League. Penso che se Milik dovesse segnare 10 gol in stagione, in tutte le partite, sarebbe un risultato decente".

Vice Vlahović o, volendo, anche un trequartista. O è un'ipotesi così lontana, per te?

"Pensavo che Milik fosse un 9½ per la buona tecnica e la visione di gioco, d'altra parte però un trequartista deve essere bravo nel passaggio filtrante e lui non lo è. Il polacco ha giocato oltre settanta partite nella Juventus e ha fatto soltanto due assist, il dato è decisamente basso. Vero? Anche in nazionale viaggia sullo stesso trend. Magari potrebbero esserci momenti di una partita in cui impiegarlo in quel ruolo, ma a lungo termine penso che Arek si senta meglio a giocare a fianco di un'altra punta. È lì che può offrire il meglio del proprio repertorio".

E' rimasto più per mancanza di offerte, o perché la Juve ha cambiato idea nel corso dell'estate?

"È una buona cosa che Milik sia rimasto, perché la Juventus farebbe fatica a trovare un cecchino di classe come lui tra i giocatori che abitualmente siedono in panchina. Nel momento in cui subentra, Arek è sempre una buona opzione per un allenatore. Gli juventini, poi, non hanno motivo di lamentarsi. In estate si è parlato molto di un suo possibile addio, ma non c'è stato nulla di concreto: molti rumors sul Bologna, ma nessun reale interesse. Una destinazione interessante poteva essere, ad esempio, poteva essere la Lazio che stava cercando un successore di Immobile. Tuttavia, Milik è rimasto a Torino e so che ne è felice perché ama la Juventus e si preoccupa per questo club".

In Polonia, invece, quale è il pensiero? Era giusto che cambiasse aria?

"In realtà non ha una grandissima reputazione all'interno dei confini nazionali. È spesso vittima di meme e battute su Internet, poiché i tifosi prendono in giro la sua inefficacia. Inoltre, oggi c'è molta competizione nella nazionale polacca, dato che Piątek, Buksa o Świderski possono giocare accanto a Lewandowski. Oggi, Arek è solo il quinto attaccante nella gerarchia del CT.".

Senza offesa, ma i tifosi polacchi sono davvero ingenerosi nei suoi confronti.

"Andrà a finire che verrà apprezzato nel momento in cui concluderà la sua carriera, come spesso succede nel calcio. E dopotutto, il suo curriculum calcistico è davvero impressionante: Leverkusen, Ajax, Napoli, Marsiglia e Juventus. Ci vuole più rispetto, sono d'accordo".

Una battuta su Szczesny, ti è piaciuto il comportamento della Juve nei suoi confronti?

"No, non ho particolarmente apprezzato questa scelta. Le argomentazioni economiche, ad esempio, mi lasciano perplesso, perché i club nel mondo del calcio sono più di semplici aziende o corporazioni. E le icone dei club dovrebbero essere sempre rispettate. Ancor di più se sono ancora grandi dei calciatori. Se la Juventus vuole uscire da questa situazione nella maniera migliore, dovrebbe dare a Szczesny una dignitosa partita d'addio o farlo acclamare dal pubblico che lo ha amato per tantissimi anni. L'altra cosa è che Di Gregorio è un portiere che dovrebbe dare molta gioia ai tifosi".

Si ringrazia Antoni Partum per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.