CREDIAMO ANCORA AL PROGETTO, L’IDEA C’È
Credere al progetto, nonostante le difficoltà, nonostante un distacco importante dal primo posto, il mondo bianconero non deve disunirsi e rimanere in totale sintonia, non tutto è perduto a patto di continuare a giocare come con Fiorentina e Milan ed evitare gli errori da suicidio di massa collettivo che la Juventus ha fatto nelle ultime partite. I motivi per essere fiduciosi ci sono.
ETÀ MEDIA BASSA - la Juventus ha un'età media molto bassa, di 24 anni, tra le più basse in assoluto e questo non permette di mantenere quella continuità di rendimento e di esperienza che hanno altre squadre, la Juventus può e deve crescere, il tempo è dalla sua parte.
STIPENDI IN CONTROLLO - la Juventus nell'ultimo anno ha speso a livello di cartellini ma ha iniziato una rigida politica di controllo degli stipendi andando a tagliare tutti i rami costosi e poco giustificabili. Rabiot, Alex Sandro, Arthur, presto anche Danilo, obiettivo diminuire in modo importante il monte ingaggi e rendere la società sostenibile. Il problema è prendere tutti giocatori che possano rendere per quanto guadagnano, Koopmeiners e Douglas Luiz, per esempio devono confermarsi.
CREAZIONE VALORE - la politica della Juventus, comunque non è quella di badare solo al miglioramento del bilancio ma si vuole anche vincere, per questo le risorse saranno reinvestite e si punterà a creare valore, acquistando calciatori da rivalutare e poi rivendere per prenderne altri poi funzionali.
CALCIO DI THIAGO - il calcio di Thiago, poi, si inserisce in un calcio diverso, totalmente diverso da quello visto lo scorso anno, la Juventus in questo girone di andata ha farro meglio dello scorso girone di ritorno, nonostante tante partite e diversi problemi di infortuni, alcuni determinanti come Bremer. Il calcio di Thiago non è immediato, vedremo se nel ritorno si riuscirà a farlo digerire alla squadra.
L'idea di progetto c'è, bisognerà migliorare e renderla arriva, non sarà semplice realizzarla ma stando uniti sarà possibile farlo.