Voci di spogliatoio JUVENTUS. La motivazione che manca a questa squadra.

07.01.2025 23:59 di  Claudio Zuliani  Twitter:    vedi letture
Voci di spogliatoio JUVENTUS. La motivazione che manca a questa squadra.

Se bastasse una sola motivazione, lo spogliatoio della JUVENTUS seguirebbe l’allenatore. Quando si perde una partita, c’è sempre qualche testa singola che mugugna. Quando si pareggiano tante partite, c’è sempre un piccolo gruppo che si isola. Quando si perde un trofeo come la Supercoppa, escono gli spifferi e non possiamo chiudere la porta.

La notizia positiva di oggi è il netto miglioramento di Conceicao che potrebbe essere convocato per il Derby della Mole. Ma come mai lui recupera sempre in fretta rispetto alle sensazioni negative e gli altri allungano le loro assenze? Forse perché si è trovato ad essere titolarissimo di questa nuova Juve con la massima fiducia da parte di Thiago Motta e ha una voglia matta di giocare che gli permette di bruciare le tappe. La brutta notizia è quella della visita a sorpresa di Vlahovic al J-Medical per controlli di routine che alla fine della giornata si sono trasformati in “lieve affaticamento muscolare” da monitorare giorno per giorno. L’ultima volta era capitato in nazionale dopo le sue dichiarazioni di un certo tipo. La risposta di Motta fu decisa “alla Juve difendere è un obbligo per tutti” e Dusan ci ha messo 3 partite per tornare a disposizione e altre tre per litigare con sé stesso e con qualche nostro sostenitore. Poi le ultime tre uscite dell’attaccante serbo senza realizzazioni sono culminate con la classica sostituzione al minuto 66 della sconfitta contro i rossoneri. Segue ghigno isterico trovato dai social e reso virale in pochi secondi.

Capitan Danilo, o meglio ex, che parla schiettamente e non viene considerato più un giocatore di livello e che viene scaricato in un periodo dove la mancanza di difensori ha ancora dei vuoti da colmare e che se ne esce con il post “ diverso dal gregge”. Gatti che da capitano è stato retrocesso a sostituto per poi tornare in campo tra alti e bassi fino alla sfortunata autorete che è costata l’eliminazione dalla Supercoppa italiana. Douglas Luiz provato poco e ultimamente nei minuti finali. Fagioli che ormai è un uomo da 5 minuti pronto al sacrificio del mercato. E per chiudere abbiamo un Cambiaso giocatore eccezionale che dopo l’infortunio (anche lui ha saltato tre partite) ha visto il terreno di gioco per 8’ a Monza, 31’ con la viola e 31’ con il Milan.

Se bastasse una sola motivazione per tutti, tipo la vittoria, ecco che la nuova Juve potrebbe somigliare ad una vecchia. Ma siccome la vittoria non è più LA MOTIVAZIONE ecco che la nuova Juve può somigliare solo a sé stessa. Un embrione di futura squadra che ad oggi non si vede e speriamo, un domani, si vedrà.