CHIELLINI: "Buffon come un fratello maggiore, ha un cuore immenso: chi avrà la fortuna di averlo con sé dovrà rendersene conto perché avrà tanti benefici"

02.08.2023 19:15 di  Martino Cozzi   vedi letture
CHIELLINI: "Buffon come un fratello maggiore, ha un cuore immenso: chi avrà la fortuna di averlo con sé dovrà rendersene conto perché avrà tanti benefici"
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© foto di Daniele Buffa/Image Sport

Tra i tanti protagonisti che hanno voluto omaggiare Gigi Buffon il giorno del proprio ritiro c'è anche Giorgio Chiellini, storico capitano della Juventus e della Nazionale, compagno di tante battaglie di Buffon. Queste le sue parole a Sky Sport sintetizzate dalla redazione di TuttoJuve.com

Che sensazione ti dà leggere che Buffon lascia il calcio giocato?
"Gigi per me non è un compagno di squadra, ma un fratello maggiore. Negli anni ho sempre detto che vedevo più Gigi che qualsiasi altra persona nella mia vita e negli ultimi venti ho visto più lui che la mia famiglia. E’ stato un onore, mancherà a tutti in campo ma riuscirà a trovare il modo per dare qualcosa al calcio in futuro. Dovrà solo capire come e decidere, rimarremo legati per tutta la vita".

Quante stagioni avete trascorso insieme?
"Io ne ho fatte diciassette alla Juve, lui è andato via un anno: quindi sedici. Poi c’è anche il tempo in Nazionale, sono tante".

Che cosa ti ha insegnato? Cosa ti ha trasmesso?
"E’ stato un crescendo. Trovare una cosa non è facile. All’inizio della mia carriera lo prendevo per matto: quando tutto andava bene e girava bene era il primo che leggeva delle piccole situazioni in campo e ci richiamava. Aveva quella sensibilità nel leggere i momenti difficili che potevano avverarsi diversa dagli altri. Durante la carriera questa cosa sono riuscito ad averla anch’io, ma da giovane spesso non capivo. Era una persona che in ogni stagione, anche nelle più belle ci sono dei momenti difficili, con le sue parole riusciva a tirati fuori qualcosa da dentro, riusciva a trovare le parole per toccarti il cuore e ritrovare le energie positive per ripartire e vincere. E’ una cosa che non si insegna e che pochi hanno, è speciale".

C’è un aneddoto che ti ha fatto sorridere o riflettere?
"Uno dei momenti che mi ricordo è prima del primo scudetto dell’era Conte. Stavamo vincendo 1-0 con il Lecce e avevamo chiuso la corsa scudetto, ma Gigi sbaglia e prendiamo gol. Passi dall’aver quasi vinto lo scudetto ad aver paura di perdere ciò che avevamo rincorso tutta la stagione. Nella palestrina dopo la partita ci piangevamo addosso, ma volevamo ritrovare le energie per riportare lo scudetto a casa. Poi c’è stata la partita di Cagliari. Abbiamo avuto tante gioie e tante delusioni, come le finali di Champions. Gigi, come me, non riusciva a godersi le vittorie perché era come se avessimo fatto il nostro".

Cosa può dare Buffon alla Nazionale?
"E’ una persona che riesce a trovare le parole giuste nei momenti difficili per ricompattare il gruppo e far capire i veri valori ai propri compagni. E’ una cosa innata che potrà far valere nel proprio futuro. Non sta a me dirgli cosa fare, qualsiasi cosa farà sarà un valore aggiunto per chi avrà la fortuna di averlo. E’ una persona vera, diretta e da un cuore immenso. Chi avrà la fortuna di averlo con sé dovrà rendersene conto perché avrà tanti benefici".

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