Ordine: "Sentito Gravina… su Paratici ho colto le pressioni federali"

10.04.2025 23:50 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Ordine: "Sentito Gravina… su Paratici ho colto le pressioni federali"
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Il giornalista de Il Giornale, Franco Ordine, ha parlato del caso Paratici nel suo editoriale per Milannews.it. Le sue considerazioni: "Ero inizialmente convinto che il retroscena raccontato da Fabio Paratici e dal suo addetto-stampa ombra (“ci sono state pressioni federali, il contratto col Milan era pronto”), fosse una sorta di caccia alle streghe per spiegare il nulla di fatto. Devo correggere il tiro. E sapete perché ho cambiato idea? Perché ho ascoltato i vari interventi ufficiali sull’argomento a cominciare dalla lettera ufficiale dell’Adise, l’associazione dei direttori sportivi che ha negato l’invio di una qualche segnalazione ufficiale in federcalcio contro il proprio associato (solo questo mancava). La conferma al sospetto è venuta invece dalle parole di Gabriele Gravina, presidente della federcalcio, appena rieletto e presente a un convegno sul calcio giovanile a Milano. Ha dettato Gravina: “Paratici può essere contrattualizzato ma non può operare fino alla scadenza della squalifica del 20 luglio”. È una frase, apparentemente, di routine e invece contiene un messaggio indiretto molto eloquente. Cioè dice: puoi lavorare ma dal 20 luglio in poi, non prima. Ed è quello che un soggetto federale molto autorevole nell’ambito della giustizia sportiva ha fatto arrivare al Milan che aveva inizialmente sottovalutato la questione per mancanza di esperienza in materia. C’era forse qualcuno, dotato di un minimo di esperienza, pronto a giurare che Paratici -sotto contratto col Milan- potesse svolgere, impunemente, l’attività di ds senza provocare polemiche quotidiane, appostamenti, sollevazione dei social, denunce anonime, esponendo il club a una valanga di critiche? 

A questo punto il ritardo col quale Furlani ha rinviato sine die la definizione del ruolo di direttore sportivo non mi sorprende più. Che il Milan faccia come vuole, si prenda tutto il tempo che vuole, arrivi persino al 21 luglio se non vuole darla vinta a “lor signori”, nel frattempo sui social e sui siti farlocchi sarà rovesciato tutto il veleno possibile e immaginabile. Se invece il rinvio è dettato dalla necessità di valutare meglio altre candidature magari attualmente impegnate (D’Amico, ndr), allora l’unica domanda lecita da rivolgere è la seguente: ma è possibile che ci sia bisogno di tanto tempo per trovare un ds, non uno qualsiasi intendiamoci, ma uno affidabile e in linea con la linea di comando del Milan? Quando riceverò una spiegazione convincente al quesito mi darò pace".