10 gocce di valium: lo Stadium da bolgia a teatro dormiente

La prima di CR7 all' Alianz Stadium avrebbe meritato un quadretto decisamente migliore: Senza la sud, più che uno stadio, si parla di teatro. Ma forse è proprio questo che la Società vuole.
27.08.2018 15:30 di  Enrico Danna   vedi letture
10 gocce di valium: lo Stadium da bolgia a teatro dormiente
TuttoJuve.com
© foto di Daniele Buffa/Image Sport

C'era una volta lo Stadium bolgia, quello che ribolliva di tifo e che cercava di gettare il cuore oltre l'ostacolo, supportando i ragazzi dal primo all'ultimo istante. No, non stiamo parlando di ere fa, bensì di pochi anni. Ci riferiamo ai primi tempi, quando squadra e tifosi avevano fame di vittorie, stante i precedenti anni di farse e di magra. Col passare del tempo, con l'aumentare delle vittorie, sicuramente la pancia s'è fatta un po' piena, almeno per quanto riguarda buona parte del pubblico. Si è passati dal sostenere ed incitare a prescindere, alla spasmodica ricerca del selfie, piuttosto che al fischio o al mugugno ai primi passaggi sbagliati. Il tifoso medio è diventato sempre più esigente, sempre più esteta. Vincere è diventato il minimo sindacale, almeno per quanto riguarda il campionato. Il popolo bianconero vuole la Champions, anche se, pure durante le ultime stagioni europee, non è che lo Stadium sia stato quel gran catino ribollente di tifo. Si è passati dal lottare con le unghie e coi denti al dare tutto o quasi per scontato, dimenticando che, nel calcio, come nella vita, nessuno ti regala nulla. Ogni vittoria, ogni trofeo si conquista sul campo; non basta essere i più forti sulla carta, occorre dimostrarlo sul rettangolo di gioco. Questo, la Vecchia Signora, intesa come squadra, lo fa ininterrottamente da sette anni. In quanto a pubblico, però, beh, c'è da storcere il naso. Se nei primi anni di Stadium, si riuscivano ad ottenere momenti di tifo entusiasmante da parte di tutto l'impianto, col passare del tempo, è rimasta praticamente solo la curva sud a sostenere i ragazzi. E, anche qui, c'è stato un drastico calo di intensità e ugole: in definitiva, a cantare ed incitare i ragazzi sono sempre i soliti quattro gatti, anche in sud.

Quindi, fissiamo subito un concetto: se non ci fosse la sud, si farebbe prima a parlare di teatro piuttosto che di stadio. E forse, è proprio ciò che la Società vorrebbe, stante il livello dei prezzi fissato dall'ultima campagna abbonamenti ove, per un settore da sempre considerato “popolare”, occorrevano quasi 600 euro (650,00 in caso di nuova sottoscrizione). Ecco, cifre del genere, di popolare non hanno proprio nulla, così come i prezzi fissati per la singola gara, che per Juve-Lazio hanno raggiunto i 55 euro per una curva (notevolmente più elevato rispetto allo scorso anno). Se quindi ieri gli ultras hanno attuato una forma di protesta contro il “caro” biglietti (in casa, ma anche fuori, visti i prezzi assurdi richiesti quando arriva la Juventus), non solo sono da comprendere, ma anche da applaudire e da appoggiare. Priva di senso invece è stata la condotta successiva. Cori o fischi contro Bonucci ci possono e ci potevano stare, ma di sicuro non per tutta la durata della gara. Non un canto a sostegno della squadra, non un coro per i giocatori (eccetto Mandzukic); insomma, risulta un po' difficile comprendere il senso di “La Juve siamo noi”, se poi la Juve, non la sostieni. E il resto dello Stadio? Beh, si sa, gli altri sono settori che sonnecchiano e che si accendono solo in caso di gol o di giocate particolarmente apprezzabili (mentre sono più propensi al fischio in caso di passaggio sbagliato o nei momenti di difficoltà). La squadra ha bisogno del suo pubblico, ha bisogno di chi è pronto a sostenerla per 95 minuti, ovvero fino alla fine: la squadra ha bisogno della sud. Fischiare o insultare un proprio giocatore non porta nulla di buono; al limite è meglio ignorare. Insomma, la prima di CR7 a Torino avrebbe meritato un quadretto decisamente migliore. La Società Juventus, però, dovrebbe anche capire che ci sono dei limiti e spiegare nel dettaglio che cosa vuole: uno stadio o un teatro? “La seconda che hai detto” direbbe Quelo. C'è anche un'altra domanda che sorge spontanea e che riguarda una buona parte dei tifosi presenti all'Allianz: come fate ad andare a vedere una partita e a non cantare nemmeno un coro?