Giletti: "Contento per Tudor, ma alla Juve serve Conte. Inchiesta ultras Inter-Milan? Non mollo"

Domani Juve impegnata contro il Genoa allo Stadium, match che segnerà l'esordio di Tudor sulla panchina bianconera. Il neo tecnico è stato chiamato a traghettare la squadra dopo l'esonero di Motta, ma non si esclude la sua conferma, come ha detto Giuntoli prima della conferenza stampa di presentazione dell'allenatore croato. Al centro del progetto tornerà Vlahovic, confermato di Locatelli capitano. Per il futuro c'è sogna il ritorno di Conte, legato però al Napoli fino al 2027. Comunque sia, la qualificazione alla prossima Champions League è vitale per questioni innanzitutto economiche. In ESCLUSIVA a Fuori di Juve è intervenuto Massimo Giletti. Il giornalista, tifoso della Vecchia Signora, ha detto poi la sua rispetto all'inchiesta relativa alle due Curve di San Siro, in cui si era infiltrata la criminalità organizzata.
Giletti commenta l'avvicendamento sulla panchina, ma resta pessimista per il futuro della Juve: "Sono abbastanza scettico. Contento per Tudor, ci mancherebbe, anche perché senza l'esonero di Motta non ci sarebbe stata speranza di di centrare la Champions League. La squadra era allo sbando, non seguiva più il suo allenatore, dopo la sconfitta contro l'Empoli in Coppa Italia avevo chiesto le dimissioni di Thiago, le cui colpe sono enormi per non essere stato in grado di cambiare le partite. Quindi felice per il cambio di panchina, ma poco ottimista sulla situazione della Juve. Imperdonabile una stagione senza sponsor, bisogna guardare al futuro e nell'aria avverto qualcosa di negativo. Di questa situazione quindi Motta è il responsabile numero uno, ma non l'unico, è tutto il sistema che non funziona.
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