Thiago Motta e il calcio divertente della Juve, solo se vinciamo.

09.07.2024 23:50 di  Claudio Zuliani  Twitter:    vedi letture
Thiago Motta e il calcio divertente della Juve, solo se vinciamo.

Stiamo calmi e non cadiamo in tentazione. È bastato l’arrivo di Thiago Motta per farci sognare. Il suo sorriso contagioso, la felicità che gli si leggeva negli occhi mentre pronunciava la fatidica frase: “sono arrivato in un posto meraviglioso per lavorare”. Accade questo a chi arriva da fuori, per la prima volta in carriera, in un club come la Juventus. Le visite e il primo approccio con i nostri tifosi, lo Stadium, la Continassa e le sue attrezzature, persino il Creator Lab dove registrare le sue primissime sensazioni. Tutto nuovo, tutto splendidamente organizzato. Tutto in classico stile bianconero: efficienza e sobrietà. Thiago sembra avere le physique du rôle per essere l’allenatore della Juventus e il NON saltare al classico coro (chi non salta nerazzurro è) è la primissima dimostrazione di eleganza che lo ha accompagnato dalla partenza da Bologna nel lungo viaggio estivo che lo ha portato sino a Torino. Non aveva saltato alla partenza (chi non salta è bianconero) e non lo ha fatto al suo arrivo. Bene così, buona la prima Thiago. Ci sarà tempo per conoscerci, siamo soltanto ai primi passi ma si sa che chi ben comincia è a metà dell’opera. Il tifoso della JUVENTUS, stanco delle ultime stagioni, chiede di tornare a tifare la sua squadra con la consapevolezza di avere delle possibilità di vincere lo scudetto. La Juve parteciperà a 5 competizioni ma quella che interessa maggiormente al nostro popolo è il campionato. Perchè lo hanno vinto gli altri e perché alla Juve vincere non è importante ma è l’unica cosa che conta. Sono quattro stagioni che non lo vinciamo, un’eternità. Eccolo, il punto. Gli avversari ci stanno già mettendo dalla parte dei favoriti, sapendo molto bene che la squadra favorita, da sempre, è quella che ha vinto e poi chi non fa le coppe e quindi il Napoli. Se valeva lo scorso anno per noi, deve valere pure per loro. Non mettiamo al nuovo allenatore addosso subito la massima pressione. Iniziamo con l’essere competitivi. Una squadra completamente rifatta, siamo solo all’inizio dei colpi di mercato, con un tecnico alla prima esperienza ad altissimo livello ed idee nuove, richiede del tempo per funzionare. Il viaggio passerà attraverso alti e bassi e scosse di assestamento come è normale che sia. Questo non ci impedisce di cullare sogni scudettati (Conte e il suo primo anno insegnano) ma si deve dare un minimo periodo di studio a Motta ed al suo staff.

Lui promette impegno e di farci divertire ma questo già lo sa fare. Noi dobbiamo aiutarlo a far si che porti a casa, la nostra, il risultato finale: la VITTORIA. Perché il calcio è meraviglioso soltanto se alla fine raggiungi lo scopo che è uguale per tutti. Si gioca per vincere, il divertimento sta tutto qui.