GIUNTOLI, VOTO ALTO, MA PER LA LODE DEVE FARE QUESTO “MIRACOLO”

Cristiano Giuntoli sta facendo bene, è un dato innegabile, il dirigente bianconero ha già portato a casa alcuni colpi di primo livello ma non si vuole fermare, consapevole che ha in testa ancora alcuni nomi che possono migliorare la squadra. 

La cosiddetta detta fase due del mercato della Juventus partirà necessariamente dslle cessioni e all'ottimo Giuntoli per ottenere la piena consacrazione non basterà cedere i giovani, come fatto per Douglas Luiz con Barrenechea e Iling Junior. La vera missione del dirigente bianconero è quella di riuscire a piazzare alcuni giocatori che, tutti sanno, non essere facilissimi da vendere. 

Soulé e Huijsen, in un certo senso, si vendono da soli, più difficile è trovare il giusto acquirente per Weston MCKennie, De Sciglio, Szczesny, Arthur, ma anche per Milik e Kostic. La situazione di questi giocatori, rimane assolutamente delicata e la vera consacrazione per il dirigente bianconero si otterrà collocando sul mercato questi giocatori che per scadenza contrattuale e per costo di ingaggio e cartellino restano molto difficili da piazzare sul mercato. 

A Torino, quindi, lavorano su questi esuberi che possono essere determinanti qualora si riuscisse a trovarne una collocazione. Un esempio e facilissimo da fare, basterebbe, per esempio cedere MCKennie e Arthur per incassare almeno una trentina di milioni e lasciar partire anche a zero Szczesny per poter risparmiare uno spazio decisivo sul monte ingaggi della vecchia signora.

Per Giuntoli, quindi, c'è da fare un "piccolo miracolo", questo e' fondamentale per poter pianificare i prossimi passi del mercato.

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