Giornata decisiva per Koopmeiners, la Juventus deve soddisfare tutte le condizioni dell'Atalanta. Ma lo sa (e c'è grande ottimismo)

Dentro o fuori per Koopmeiners? Perché oggi è una giornata decisiva per il centrocampista olandese, con contatti programmati fra le due società e che potrebbero portare a una quadratura. La questione però è che, dopo un'offerta mai rifiutata e mai accettata da 52 milioni più 7 di bonus, si debba cercare un nuovo accordo. Dunque la necessità è quella di trovare un accordo. Dalla parte della Juventus significa: abbiamo il sì di Koopmeiners, è giusto lasciare libero un giocatore che ha fatto la sua preferenza. Dalla parte dell'Atalanta si traduce così: noi non avremmo intenzione di cedere e spareremo alto, quindi se lo volete davvero dimostratelo. Con argomenti ancora più importanti di quanto visto finora.

Dunque siamo arrivati all'atto conclusivo, al netto di un Risiko che l'Atalanta sta valutando e portando fino in fondo. Portiere al posto di Musso, sì, un difensore centrale, poi un attaccante esterno. Sembrava che tutto si dovesse chiudere così, ma è anche vero che gli arrivi di Brescianini e Samardzic allungano una rosa che, rispetto a Dublino dell'anno scorso, è forse corta. Ma ora c'è Cuadrado in più, al netto di Bellanova dal Torino e, apputno, i due trequartisti.

Parlando di percentuali, come siamo messi? La Juventus al 90%, l'Atalanta al 10. C'è grande ottimismo per il suo approdo e non ci sono motivazioni per non crederlo. E per Thiago Motta è il giocatore perfetto per la propria mediana, sia sul ruolo da mezz'ali che da trequartisti. Insomma, siamo di fronte al bivio finale, con Sancho sullo sfondo: è chiaro che prendere entrambi sarebbe manna dal cielo - non l'ex direttore sportivo - e si potrebbe davvero puntare allo Scudetto. Anche perché rispetto a Verona sarebbero quattro giocatori di valore assoluto in più. Meglio di così, nin zo.