Avv. Dario Canovi: "Pjanic? Esercitato diritto, Roma vittima. Scelta Juve ottima. Allegri sa dove farlo giocare"
L'avvocato Dario Canovi, decano dei procuratori, ha detto la sua sullo sbarco di Miralem Pjanic a Torino, in esclusiva per Tuttojuve.com:
Avvocato, è il giorno di Pjanic alla Juventus...
"Rientra nella logica del mercato, quando hai una clausola rescissoria e il giocatore accetta il trasferimento c'è poco da fare da parte del club, viene esercitato un diritto. Le ultime bandiere si contano sulle dita di una mano, ci sono Totti e De Rossi alla Roma, c'era del Piero alla Juve. Pjanic non lo era. Sono state fatte scelte economiche legittime e giustificate, non è solo un problema di ingaggio e di salario, ma anche di premi sportivi che portano altri introiti, anche pubblicitari. Ripeto, è stato esercitato un diritto e la Roma ne è rimasta vittima".
Pjanic potrà essere un giocatore importante per la Juventus?
"Pjanic è un giocatore di classe, se la Juve ha ritenuto di pagare più di 30 milioni vuol dire che è un calciatore valido. Per me la Juve ha fatto un'ottima scelta, non sbaglia a prendere un giocatore, desiderato, voluto e cercato".
Come si inserirà nel gioco di Allegri?
"Allegri è un allenatore che stimo tantissimo, non devo dirgli io cosa deve fare con Pjanic. Se lo ha voluto è perché aveva un'idea ben precisa in testa. Le qualità tecniche e tattiche non mancano di certo al bosniaco. Sa già dove metterà il giocatore".
Cosa pensa del caso Lippi-Figc?
"E' una Figc che non sa interpretare una propria norma, è la prima volta che succede. Credo che Tavecchio e il suo entourage possano dire come interpretarla. Lippi padre e figlio sono due persone serie e perbene. Ci sono ragioni di opportunità perché andrebbe a fare il direttore tecnico che sovrintende tutte le nazionali giovanili e il figlio procuratore darebbe di che pensare. Anche se la famiglia Lippi si è sempre comportata in modo molto corretto. Lo stesso Lippi dovrebbe dire di no. In tempi passati quando si parlava di Calciopoli, sull'aereo della Nazionale viaggiavano procuratori e non se ne parlò bene".