Super Partes - La Moviola in campo? Una VARgogna!

21.08.2017 11:10 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Super Partes - La Moviola in campo? Una VARgogna!
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Eccolo il rimedio di tutti i mali. La moviola salverà il calcio, ci avevano raccontato. Quel calcio corrotto e malato di sudditanza psicologica, in cui vincevano sempre gli stessi per editto o - peggio ancora - per disegno divino (diciamo così). Dunque ben venga l'ausilio tecnologico a fare chiarezza e cancellare le chiacchiere da bar, far piazza pulita di "comblotti" e "soloni" della domenica. Tutto molto bello, se non fosse che a giudicare davanti al monitor ci sono uomini per definizione condizionabili e condizionati (e per di più quegli stessi uomini accusati di essere incapaci di farlo oggettivamente in diretta sul campo).
Abbiamo ascoltato con attenzione i giudizi post rivoluzione tecnologica e ci ha stupito il 'talebanismo' positivo con la quale è stata accolta. Sarà, ma possibile che solo noi ci siamo accorti delle sue contraddizioni? O è andata bene a prescindere solo perché ha assegnato il rigore contro la Madre di tutte le sudditanze psicologiche? Evidentemente no, perché i puristi sono comunque riusciti a indignarsi per il presunto - o auspicato? - controllo col braccio di Dybala sul secondo gol al Cagliari. Ma qui non vogliamo farne una questione di squadra, ma di interpretazione e metodo...

 

La VAR e il VAR avrebbero dovuto normalizzare il metro di giudizio. I complottisti sguazzavano nei "due pesi e due misure" ma sarebbero stati spazzati via a colpi di moviola. Allora che dire di quanto accaduto a San Siro? Tagliavento non solo ha preso un abbaglio in diretta sul rigore assegnato a Icardi, successivamente l'ha pure riconfermato con l'ausilio della TV. Poi, però, non ha neanche ritenuto il caso di farsi una passeggiata per verificare se ci fossero gli stessi presupposti nel contatto tra Simeone e Miranda (per inciso più rigore di quello di Icardi, visto che il viola è stato incautamente sgambettato e al contrario è stato il nerazzurro a cercare il contatto con Astori e non viceversa). Ma ora c'è il VAR, no? Quindi siamo tutti più sereni...


Nell'intervallo di Juve-Cagliari su Premium è andato in scena il classico siparietto tra Tacchinardi e Cesari: l'ex fischietto gongolava per il penalty assegnato ai sardi e l'ex centrocampista se la rideva. "Se questo è rigore, ce ne saranno venti a partita". "C'è il tocco, guarda lì", ribatteva Cesari. Qualcuno spieghi ai direttori di gara (ed ex ora opinionisti) che il calcio non è il basket, è uno sport di contatto. Il grande arbitro quel contatto lo misura e lo soppesa. E meglio non soffermarsi sullo scempio visto in Bologna-Torino...


Ci permettiamo solo di avanzare una proposta, dunque, ma perché davanti al monitor non ci mettiamo ex calciatori a giudicare? Se chi emette la sentenza è comunque chi a calcio non ci ha giocato se non all'oratorio, non sarà mai in grado di capire che Icardi ci ha maliziosamente provato e che quel tocco di Alex Sandro non avrebbe mai potuto causare il doppio carpiato dell'attaccante del Cagliari. O se proprio la proposta è troppo rivoluzionaria, perché non organizzare degli stage dove siano i calciatori (o ex) a spiegare agli arbitri i loro errori? Senza inutili restrizioni e "permalosismi", semplicemente nel solco di quella trasparenza che la classe arbitrale tanto auspica. 


Intendiamoci, non siamo contro modernità e innovazione, ma quello a cui abbiamo assistito finora, è tutto tranne che 'la soluzione'. Anzi, senza accorgimenti e tarature, finirà solo per ingrassare ulteriormente i professionisti della polemica.

 

Sergio Stanco

Calcio2000