Del Piero e la sua vecchia signora

Alessandro Del Piero ieri sera ha esaudito l'ennesimo grande sogno della sua infinita carriera, giocare nella nuova casa bianconera. In questi diciotto anni in bianconero, la storia della Juventus ha viaggiato pari passo con quella del suo capitano, Del Piero non ha nemmeno mai pensato di lasciare la Juve nel momento della retrocessione e per esser lì ieri sera sul quel terreno di gioco, che in passato gli regalò tantissime soddisfazioni ha firmato in bianco, perché per lui non contano i soldi, ma conta l'amore infinito, per questa società, e per i suoi tifosi e non avrebbe mai potuto non vivere da assoluto protagonista questa serata magica. Tutto il popolo juventino si augura che domenica, sia lui a entrare per primo in campo, con la sua fascia da capitano a guidare la sua Juve nell'esordio in campionato, ma non solo la gente si aspetta che sia lui a fare il primo goal ufficiale, e non conta se con una punizione delle sue, un colpo di tacco o un tiro a giro, va bene anche un semplice tocco a porta sguarnita e poi vederlo esultare con quella linguaccia piena di gioia, questo si sarebbe il lieto fine che i tifosi si aspettano.
Non sappiamo se questo sarà suo ultimo anno con la maglia della Juventus, ma se così dovesse essere il capitano lascerà un vuoto che sarà difficile, quasi impossibile da colmare. Qualche giorno fa Alessandro si è detto contrario al ritiro della sua maglia numero 10, perché lui in passato aveva sempre sognato di indossarla, e quindi reputa che sia giusto che tutti i bambini sognino sempre di vestire quel semplice numero, ma che nella storia juventina significa:Omar Sivori, Michel Platini e Alessandro Del Piero. Quando, sarà il momento di salutare l'addio al calcio del più grande e il più vincente calciatore italiano, ogni tifoso bianconero e ogni amante del calcio dovrà esser orgoglioso di aver visto giocare Del Piero, perché non solo non scorderà mai le sue gesta e potrà raccontarle ai più giovani, come si faceva con gli eroi greci, sì quegli eroi a cui si paragonò Alessandro ai mondiali del 2006.