Dallo scooter agli occhiali...San Siro è tornato l'ufficio oggetti smarriti, ma a non essere pervenute sono le milanesi

Quanto tempo è passato. Un’eternità. Una sorta di cerchio che si chiude. Era il 2001 e quel campionato si concluse con la vittoria della Roma dello scudetto sulla Juventus di Carlo Ancelotti. Inter e Milan relegate al quinto e sesto posto dovevano accontentarsi dell’ingresso in Coppa Uefa. A San Siro il 6 di maggio andava in scena un episodio tra i più clamorosi che farà il giro del mondo. Dagli spalti, durante Inter Atalanta, partirà un motorino giù dal secondo anello. Cosa accomuna quell’annata con quella odierna? Sono passati 14 anni e dopo una serie di turbolenze sembra tutto essere tornato come prima.
Ci sono stati di mezzo gli anni di calciopoli, gli scudetti dell’Inter, il Triplete, ma oggi sembra tutto tornato al suo posto. La Juventus che ritorna stabilmente in testa alla classifica ed in lotta con le squadre romane e le milanesi di nuovo a barcamenarsi in posizioni di metà classifica addirittura fuori dall’Europa League. E sì, perché Milan e Inter non raggiungevano insieme una somma punti così bassa proprio dal 2001 quando insieme dopo 34 giornate raggiunsero la quota 100. Oggi insieme ne fanno 98. E a proposito di oggetti volanti, ieri l’incredibile richiesta di un tifoso nerazzurro che “disperato” ha lanciato un appello per vedersi restituire i suoi occhiali “caduti per sbaglio” ed utilizzati da Morata per l’oramai celebre esultanza al gol che ha sancito la vittoria della Juve 2 sull’Inter di Mancini. Premesso che sembra difficile immaginare che gli occhiali possano essere caduti per sbaglio e finiti nel campo di gioco considerata la distanza tra gli spalti ed il terreno, in una sorta di viaggio nel tempo vogliamo, con le dovute proporzioni, immaginare che in quel lancio di occhiali ci fosse una sorta di rivisitazione storica di quel lancio del motorino in segno di protesta, per un Inter tornata alle sue perfomance pre Farsopoli. Il povero tifosi nerazzurro si potrà rasserenare nel pensare che c’è ancora gente che aspetta la restituzione di uno scooter…