Travaglio attacca: "Da juventino ho sempre saputo chi fosse Moggi. Questi signori dovrebbero ringraziare di averla fatta franca. Campionati irregolari per la giustizia ordinaria"
Dalle frequenze di Roma Radio, il giornalista Marco Travaglio, direttore de "Il Fatto Quotidiano", è tornato ad attaccare Moggi & C. dopo la sentenza della Cassazione.
“C’era poco da discutere già con le intercettazioni, questi signori dovrebbero ringraziare di averla fatta franca. Ma la gente ormai sa cosa sia la prescrizione, che libera gli Stati dal dovere di inseguire i colpevoli di alcuni reati
Se io vengo preso con le mani nel sacco che ci vado a fare al processo, 10 anni, pagando l’avvocato. Se trovano delle prove clamorose a carico mi conviene patteggiare ed evito di intasare la giustizia con tre gradi di giudizio. Così funziona nei Paesi seri, nei Paesi anglosassoni, dove se uno sa di essere colpevole patteggia e gli viene fatto un po’ di sconto sulla pena. Da noi è diverso, la prescrizione non finisce mai. Il caso di Calciopoli è da scuola: tu vieni condannato in primo grado, fai appello, vieni ricondannato in appello, fai ricorso alla Cassazione e la prescrizione scatta pochi mesi prima che arrivi il verdetto di Cassazione, quando già il giudizio sui fatti aveva stabilito che tu sei inequivocabilmente colpevole. Nessuno ha mai avuto il coraggio di fare una riforma che ci equipari agli altri Paesi, e cioè dopo la sentenza di primo grado o la sentenza a giudizio la prescrizione, si ferma, non c’è più. Per cui tu se sai che sei colpevole ti giudicheranno, se sei innocente ti salveranno, ma almeno si arriva alla sentenza definitiva.
Se tu sai che puoi arrivare in prescrizione ti paghi l’avvocato per andare in Cassazione, se sai di non avere speranze come gli imputati di questo processo non avrebbero fatto ricorso in Cassazione, avrebbero patteggiato in primo grado o in appello. Questo meccanismo ha allungato ulteriormente i tempi della giustizia perché tutti fanno di tutto per allungare il processo. Hanno intasato i tribunali, e nel 2005 il governo Berlusconi ha tagliato i tempi per la prescrizione. Ciò che prima si prescriveva in quindici anni ora si prescrive in dieci, ciò che prima si prescriveva in 10 si prescrive ora in 7 anni e mezzo, che è il caso di Calciopoli. Senza fare nulla per accorciare i tempi dei processi, ma anzi cercando di allungarli e nello stesso tempo più lunghi fai i processi più corto diventa il tempo per arrivare in prescrizione, una follia. A questo punto il processo, se si fosse fatto con le vecchie regole, sarebbe finito con le condanne, e qualcuno di questi signori sarebbe finito finalmente in galera. Con le nuove regole l’hanno fatta franca tutti e adesso si lamentano pure, rivendicando invece di accendere un cero a “San Silvio”.
La prescrizione comincia a ticchettare nel momento stesso in cui è commesso il reato, non el momento in cui viene scoperto, quindi dal momento in cui tu commetti un reato al momento in cui ti beccano già è passato del tempo, quando succede bisogna andare verso le indagini, i vari appelli… il Sistema è fatto apposta per salvare i colpevoli potenti.
Questi furbacchioni che adesso recriminano perché non rinunciano alla prescrizione? Se uno sente di essere innocente non può tollerare di salvarsi in prescrizione, vorrebbero l’assoluzione, come ha fatto l’arbitro De Santis. L’associazione per delinquere è un gruppo di persone, almeno tre, che si mettono insieme per fare un reato. Ma devono avere la finalità di un reato, e per Moggi è era la frode sportiva. Questa è una leggenda che il campionato sia stato truccato. Il giudice dice “non sta a noi giudicare come sarebbero andati a finire i campionati senza l’associazione a delinquere.” Questi hanno messo in atto delle azioni per scegliere gli arbitri, organizzare dei vertici calcistici con uomini di stretta fiducia, per mandare in serie B le squadre che non si inginocchiavano a baciare la pantofola di Moggi e agli altri, per costringere a fermare chi contestava questo sistema. Non è vero niente che la sentenza dica che i campionati erano regolari, la giustizia ordinaria ha detto che erano irregolari, revocandone gli scudetti. Io resto convinto che la Juventus fosse la squadra più forte e non avesse bisogno di truccare i campionati, ma per Moggi è un’aggravante. Io da Juventino ho sempre saputo chi fosse Moggi, ne ho anche fatto un libro. La Juventus era l’unica squadra che non era mai retrocessa, ci voleva Moggi. E invece di prendersela con questo signore che l’ha mandata in serie b, anche se sarebbe dovuto succedere di peggio insieme agli altri club sanzionati, lo difendono. Vuol dire che si è ottusi. Moggi avrebbe dovuto temere di incontrare un tifoso della Juventus, e invece è successo il contrario".