Marocchino: "Il valore della rosa della Juve è da quinto-sesto posto. Koopmeiners? Sia aspettano sia Zidane, ma non lo è"
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Intervistato da "Virgilio Sport", Domenico Marocchino, ex giocatore, tra le altre, della Juventus, parla del momento di forma dei bianconeri: "Parte tutto dalle valutazioni di base, dal valore della rosa e le caratteristiche dei giocatori. E ovviamente da come vengono messi in campo per ottenere un rendimento ottimale. Il valore della rosa della Juventus è da 5-6° posto. In più la Juventus non è partita forte ad inizio stagione, i bianconeri hanno un margine teorico dal terzo al sesto posto. Non ha una rosa competitiva rispetto ad altre squadre. Le scelte programmatiche del tecnico sono state sempre fisse sul 4-2-3-1, non è mai stato cambiato modulo nel corso della stagione.
L'involuzione di Koopmeiners? Non ho mai pensato che fosse Zidane, ma alla Juve si aspettano che lo sia. Bisogna comunque valutare con attenzione le caratteristiche dei giocatori e non tendere ad esaltare chiunque. All’Atalanta giocava in un contesto diverso che dove i giocatori tendevano a smarcarsi in cinque, alla Juventus si smarcano in due al massimo.
Le colpe di Motta? La sua testardaggine. L’idea di continuare sempre con soli due centrocampisti, due mezze punte e una punta centrale. Non ha mai tentato un 4-4-2 o un possibile 3-5-2. Anche i cambi sono stati fatti solo in funzione di queste caratteristiche dei giocatori in campo che si devono adattare ad un unico sistema di gioco. Non credo che Motta vada esonerato già adesso, paga comunque il livello medio della rosa che non è granché. Il leader dei bianconeri non esiste. Thiago Motta è orfano della sua stessa Juventus.
Conte o Gasperini per il dopo Motta? Meglio Osimhen! (ride ndr.) Sono entrambi focosi, produttivi anche, per carità, ma non sono adatti a rifondare la Juventus in questo momento. Allegri era un allenatore “incompetente”, a detta di molti, ed era anche malvisto da tutti nonostante abbia però poi vinto la Coppa Italia e fatto arrivare la squadra in Champions. L’errore è stato di pensare che Thiago Motta fosse il messia. Prima di un matrimonio, la bravura sta nel trovarsi già un buon avvocato".