LAVINIA BORROMEO: "Leone e Oceano hanno cambiato la vita mia e di John"

"Leone e Oceano ci hanno cambiato: non avrei mai pensato che la vita cambiasse cosi'. I nostri figli decideranno liberamente del loro futuro". Cosi' Lavinia Borromeo stilista e moglie di John Elkann si racconta a "Vanity Fair" che le dedica la copertina di domani dove per la prima volta posa con i figli. Il suo ruolo di moglie e di madre, ma anche i progetti futuri che girano attorno al mondo dei bambini: una collezione di abbigliamento e scarpine - B Lav- da 0 a 4 anni (che sara' presentata il prossimo giovedi a Pitti Bimbo) e una serie di libri di fiabe pubblicati da De Agostini.
Lavinia Borromeo da quasi 5 anni moglie di John Elkann madre di due figli: Leone, 3 anni il prossimo 27 agosto, e Oceano, 2 l'11 novembre. Per prendersi cura di loro, Lavinia aveva interrotto la sua carriera di stilista (prima per Bottega Veneta, poi per Armani, poi per Trussardi una linea di accessori e una borsa - LaVie - ancora in produzione, infine per Poltrona Frau una serie di oggetti che ora le e' stato chiesto di arricchire).
Famiglia grande, la loro.Otto tra fratelli e sorelle John, cinque Lavinia. Poi ci sono i nonni. "Porto i bambini in campagna da mio padre Carlo - racconta - in Lomellina, dove sono cresciuta anch'io. E c'e' il nonno Alain, per lui sono i primi nipoti, e' capace di fermarsi in mezzo alla strada e di farli divertire con una filastrocca". Piu' delicato il tema dei rapporti con la nonna paterna, Margherita, protagonista di un clamoroso contenzioso ereditario. "E' una vicenda molto triste - prosegue la Borromeo- quando ne parliamo, non riusciamo davvero a capire che senso abbia tutto questo. John ne e' stato addolorato fin dal primo giorno".
Grande sintonia con la bisnonna Marella. "Quando tornate? - mi chiede appena la lasciamo. I bambini la adorano e lei li ricambia. Se siamo insieme a tavola, chiacchierano tutto il tempo". A giudicare dalle foto inedite che Vanity Fair pubblica - compreso l'arrivo a sorpresa di papa' Elkann ("quando torna e' una festa -afferma la moglie- via la giacca, via la cravatta, per terra a giocare") John e Lavinia sono, come dice lei, "genitori affettuosi ma fermi". Dov'e', la Fiat, nello scenario futuro dei loro figli? "Decideranno autonomamente: se vorranno fare l'architetto, o il chirurgo, ben venga. John e io non vogliamo che sentano obblighi o restrizioni".
A loro, Lavinia deve un altro dei suoi impegni, la collaborazione al progetto della Fondazione "Crescere insieme", che punta a dare al Sant'Anna, l'ospedale pubblico di Torino dove sono nati, un reparto di neonatologia all'avanguardia, pensato per accogliere i genitori in ambienti amichevoli. "Sono nati in anticipo tutti e due. Non sono passati per la patologia neonatale, pesavano abbastanza. Io pero' l'ho visto, il reparto prematuri, mi si e' stretto il cuore davanti a quegli scriccioli minuscoli, e ho deciso di dare una mano".