Iuliano a RBN: "La Juve si merita uno juventino come Tudor. Tanta intensità, zero tempi morti"

Mark Iuliano ha parlato a Radio Bianconera. Focus sulla Juventus: “Il calcio senza i tifosi non esisterebbe, tanti calciatori e dirigenti dovrebbero ricordarselo. Non ci sarebbe questo grande business senza la passione dei tifosi in tutto il mondo. Io sono tutt’ora uno di loro, ho fatto di quei pianti per la Juve quando perdeva contro il Napoli di Maradona.
“Tudor? Sono stato il suo vice a Udine, aveva bisogno di un amico che gli desse una mano in una situazione drammatica e tragica. Mi sono messo a sua disposizione, lì mi sono accorto che, oltre a essere un ragazzo fantastico, è un grandissimo allenatore. All’Udinese? Ogni spogliatoio è diverso, c’era anche De Paul che in quel periodo non giocava perché doveva operarsi il giorno dopo che siamo arrivati. Igor mi disse: ‘Vallo a chiamare e conosciamolo. Facciamogli fare un allenamento’. Gli abbiamo detto di non operarsi dopo mezz’ora di allenamento. Ci va un po’ di intelligenza per l’analisi dei problemi, capire i problemi all’interno di uno spogliatoio. Ci vuole del tempo, quando non ne hai, siamo stati anche fortunati perché il gruppo era compatto. La qualità degli allenamenti di Igor è ottima: tutta intensità, tempi morti zero. Intensità con specifici obiettivi. Ogni allenamento ha uno scopo ben preciso. Abbiamo fatto una cosa ben precisa. Poi non ha avuto più bisogno di me, sono contentissimo che sia alla Juve perché la Juve si merita uno juventino come Igor. Spero faccia vedere il suo valore, perché l’abbiamo già visto”.
“Douglas Luiz? Vederlo in panchina dall’inizio del campionato non mi è mai piaciuto. Non so il lavoro che ha fatto Motta, da tifosi giudichiamo dall’esterno. Degli errori sono stati fatti e alla Juve non è concesso farli”.
“Post social per salutare Motta? Sta nella sensibilità delle persone. Tutti fanno del meglio per vincere, a volte non ti riesce perché non riesci a trasmettere ai giocatori il tuo credo. Ma bisogna sempre salutare chi ha provato a fare le cose per il meglio. Bisogna sempre salutare e ringraziare chi ha lavorato per migliorarti di giorno e notte. Perché gli allenatori non dormono mai”.
“Tudor cosa deve fare? Naturalmente non sono nella sua testa, sicuramente farà bene. Quello che farà bisogna chiederglielo a lui. Farà di tutto, a livello tattico, tecnico e fisico, per fare bene. Ha già chiarito alla squadra cosa significa indossare quella maglia, che vale non tutto ma moltissimo nella nostra vita. Mi aspetto molta più verticalità, meno possesso palla. A lui non piace perdere tempo. Cercare subito la porta".