L'IMBOSCATA - Lezione di Thiago al maestro Pep. Yildiz e gli imberbi espertoni. Giuntoli punta una giovanissima "Stella". Una doppia suggestione da Liverpool e il possibile sostituto di Fagioli. Despota Infantino, scandalo Mondiale

13.12.2024 00:12 di  Andrea Bosco   vedi letture
L'IMBOSCATA -  Lezione di Thiago al maestro Pep. Yildiz e gli imberbi espertoni. Giuntoli punta una giovanissima "Stella". Una doppia suggestione da Liverpool e il possibile sostituto di Fagioli. Despota Infantino, scandalo Mondiale
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di Andrea Bosco

La Vecchia Signora sembrava spacciata per la partita contro il City di Guardiola, squadra in difficoltà ultimamente e verosimilmente sazia dopo aver vinto nelle ultime stagioni 11 trofei sui 14 disponibili. Ma pur sempre una formazione con Haaland, arma letale, con De Bruyne, genio calcistico. E ancora il sempreverde Bernardo, la certezza Gundogan, oltre ad un paio di giovincelli mai effettivamente sbocciati, benché strapagati. Insomma, nonostante la cura di ormoni di Giuntoli per oscurarne le rughe, il destino di Madama sembrava segnato. Invece, a conferma di quanto sosteneva Gioanbrerafucarlo ("il calcio è un mistero agonistico"), ecco la gara che non ti aspetti. Ecco la Juventus bifronte come Giano: insopportabile nella prima frazione di gioco, luccicante come un albero di Natale illuminato nel secondo tempo. Con Vlahovic e con McKennie: il centravanti più discusso della storia juventina e il texano che avrebbe dovuto entrare nell'affare Douglas Luiz e che viceversa è rimasto (per fortuna) a Torino.

E mica è finita: lezione tattica di Thiago Motta al maestro Pep, difesa tornata insuperabile, Di Gregorio a livello del miglior Buffon, Gatti, Kalulu e (udite, udite) Danilo efficaci come lo erano Barzagli, Bonucci e Chiellini quando la difesa della Juve era chiamata BBC. Bene anche tutti gli altri. Con un Yldiz da stropicciarsi gli occhi che ha fatto dire al rosso Scholes: "Ma chi caz... è questo Yildiz?" Ora Scholes, mirabile Aladino del Manchester United (finito a suo tempo sul taccuino di Luciano Moggi: non se ne fece nulla, io non scriverò il perché anche se lo conosco, ma se lo vorrà, magari lo farà Luciano) è uno che di calcio eccellente se ne intende. Del Piero, ora Scholes: dedicato agli imberbi (presunti) espertoni che sputano sentenze e che Yldiz lo avevano liquidato come un "bluff". Certo, qualche gol in più non guasterebbe. Ma egualmente non guasterebbe che Yildiz (vietato in conferenza stampa fargli domande sgradite a Motta) giocasse più vicino all'area avversaria e non confinato sulla fascia sinistra a macinare rincorse a ritroso come un terzino. Unico neo: sempre lui, il giocatore "di Gasperini" che lontano da Gasperini proprio non riesce a decollare.

Magari Thiago Motta potrebbe convincersi: a provarlo, non a ridosso della punta, ma a centrocampo in coppia con Locatelli. Del resto in quel ruolo nasce Koopmeinres: davanti alla difesa. Fu Gasperini a trasformarlo. Ma Gasperini è rimasto ad allenare a Bergamo.

Bella vittoria, bella Juventus per mezza gara. Si auspica possa essere un viatico per il futuro: la partita della svolta. Si auspica. Chi da anni frequenta questo (spesso incomprensibile) sport chiamato calcio, conosce le controindicazioni. Se non entri in campo con la medesima ferocia, anche un derelitto Venezia, sabato prossimo può essere in grado di metterti in difficoltà. Le troppe lodi fanno male a chi le riceve: era accaduto anche dopo l'eroica vittoria a Lipsia in inferiorità numerica. Inutile riavvolgere la pellicola. Il futuro prossimo recita Venezia, Cagliari (in Coppa Italia) e Monza: avversari da rispettare ma abbordabili per una Juve che faccia la Juve e non si incarti nuovamente in zona pareggio.

In Champion's la Juventus occupa attualmente la 14esima posizione: dovrà vedersela ancora con il Benfica (che non è il Benfica della scorsa stagione, ma che agli juventini, storicamente fa venire – e con ragione – l'orticaria) e il Brugge; vincendole entrambe potrebbe entrare tra le prime otto senza doversi sobbarcare eventuali estenuanti turni supplementari. Non sarà facile ma è possibile. In campionato la Juve dovrà sperare che qualcuno in vetta "molli". Per ora è fuori dalla qualificazione in Champion's occupando la sesta piazza in classifica. Ma è improbabile che là davanti, tutte continuino a vincere con la regolarità finora riscontrata. Guida l'Atalanta che ha perso a Bergamo contro il Real (bottarella di cuelo del mitico Carletto) ma che ha giocato divinamente al cospetto di gente mostruosa come Mbappè, Vinicius e Bellingham.

Ora la Juventus sembra abbia recuperato l'oggetto misterioso Douglas Luiz, il degente Nico Gonzales, il "fenomeno" (dicono) Adzic costretto da subito ai box per infortunio. È tempo che questi giocatori facciano sapere che tipo di "pesci" siano. Per ora solo "pesci rossi" da boccia casalinga ma si auspica si possano rivelare dei barracuda. Se tali dimostreranno di essere allora il cammino della Juventus potrebbe farsi interessante. E contemporaneamente lastricato di ortiche per le avversarie.

In ogni caso, stante gli infortuni di Bremer e Cabal e quello (quando rientrerà?) di Milik, la Juventus a gennaio dovrà tornare sul mercato. Per ora pare sia interessata soprattutto a un giovane, quel Maksimovic della Stella Rossa, visto a Meazza, sbarbino di 17 anni che effettivamente si è dimostrato un trequartista di prospettiva. Servirebbero due difensori e attaccante. Ma le casse non consentono voli pindarici. Forse arriverà un difensore, forse anche un attaccante. Non saranno giocatori affermati, nomi eclatanti, né mestieranti di lungo corso. Saranno giovani di prospettiva: investimenti per il futuro. Come quelli della Youth League che con merito (pareggiando con il City) si sono guadagnati l'accesso alla seconda fase della manifestazione. "Tuttosport" ha lanciato la suggestione Parisi (che a Firenze chiuso da Gosens non gioca) evidenziando gli ottimi rapporti tra Juve e Fiorentina. E vorrei vedere: Bernardeschi, Vlahovic, Nico Gonzalez. Il miglior cliente della Fiorentina è la Juventus. Da anni. Anche se a Firenze, sovente se ne dimenticano.

Poi, a giugno, si vedrà. Non credo che Salah (in uscita dal Liverpool) sia avvicinabile. Ma sarebbe un gran colpo poter convincere (parimenti in uscita dal Liverpool e a zero) Van Dick difensore di grande esperienza internazionale. Tuttavia: quanto vorrebbe l'olandese di ingaggio?. Simile discorso per Osimeh o per altri big accostati ultimamente alla Juventus. Mi piacerebbe ci fosse un interessamento per Casadei che al Chelsea non trova spazio. Specie se Fagioli dovesse finire (come pare) sul mercato. Reputerei una sciocchezza la cessione di Mbangula, giocatore con evidenti margini di miglioramento. Ma io faccio l'opinionista: e dal divano è tutto estremamente più facile.

Prima del City, la Juventus ha ricevuto la visita di John Elkann: era ora. Evidentemente la cosa ha fatto bene al morale della truppa. Yaki ne tenga conto per il futuro. Suo nonno Gianni, non mancava mai di visitare "la fidanzata": sovente senza preavviso.

Per acclamazione, l'unica candidata in lizza, l'Arabia Saudita ha ottenuto dalla Fifa di Infantino l'assegnazione del mondiale per il 2034. Solo la Norvegia si è astenuta. Solo Svizzera e Danimarca hanno chiesto un monitoraggio stringente sui diritti umani (disprezzati) in quel paese.. Magari rammentando che quel Bin Salman che governa l'Arabia Saudita è il medesimo accusato di aver ordinato la morte di un giornalista (saudita), residente negli Usa, fatto a fette (pare) nella sua ambasciata in Turchia dove si era recato a a chiedere il rinnovo del passaporto. In un mondo "decente" l'Arabia Saudita verrebbe esclusa da ogni manifestazione sportiva. Invece in Arabia Saudita (dove anche le italiane vanno a giocare la Supercoppa nazionale) si giocherà il mondiale. In inverno (sospendendo i campionati nazionali come già accaduto per il mondiale in Qatar). Una delle città nella quali si giocherà, ancora non esiste. Se ne conosce il nome, ma pare che il progetto di edificazione sia in fase di stallo. Si sa che costerà 500 miliardi (non saprei se di euro o di dollari). E' la politica di Infantino, despota del calcio che assegna la più importante tra le manifestazioni calcistiche, per "acclamazione". Alla faccia della democrazia. Almeno in qualche passata edizione l'assegnazione si verificava sottobanco attraverso la compravendita dei voti e con laute mazzette. Oggi neppure la decenza di fingere uno straccio di regolarità.. Del resto i sauditi vivono su un mare di petrolio. Che per il mal di fegato degli ambientalisti fautori dell'elettrico (come se l'elettrico non producesse

inquinamento) è il “motore” che muove l'economia del mondo. E quindi quando la Cia presentò al presidente Biden i risultati dell'inchiesta sulla morte del giornalista Khashoggi, pare che il presidente statunitense in nome della ragion di stato, abbia fatto chiudere la medesima in fretta e furia. In certi paesi fare il giornalista è molto pericoloso. E non serve andare nel Golfo Persico. Basta viaggiare verso Est e verso il grande freddo. Per dettagli citofonare, Vladimir Putin.