Live Sportitalia - I capi ultras di Inter, Juve e Milan ospiti di Criscitiello. GRANCINI (Viking Juve): "Ecco perchè non c'è discriminazione territoriale. Si dà la colpa agli ultras perchè gli stadi sono vuoti"

Serata di grande approfondimento su Sportitalia in merito ad uno dei temi di attualità più scottanti per il calcio italiano. La questione ultras tiene banco, e a partire dalle 22.00 Michele Criscitiello ospiterà nei suoi studi i capi delle curve di Inter, Juventus e Milan. I rappresentanti delle tifoserie più numerose d'Italia si confronteranno in diretta facendo valere in un confronto le loro ragioni in relazione ai provvedimenti del giudice sportivo Tosel.
MATTEO PISONI, CAPO ULTRAS INTER - "A noi è successo questo episodio di discriminazione, ma forse sarebbe il caso di parlare di razzismo, perchè a noi hanno chiuso la Curva per episodi di razzismo. Dico episodi perchè mi è stato raccontato dopo la partita che c'erano stati questi episodi. Il lunedì mattina, dopo che avevamo fatto questo pareggio con la Juve, sento alla radio dire: oggi il giudice sportivo potrebbe squalificare la Curva dell'Inter perchè qualcuno ha sentito questi cori. E già questa è una situazione paradossale, perchè se tu sei in Curva, sarai disattento. Ci saranno tante persone disattente tra e 80.000 persone dello stadio. Poi c'è qualcuno che si prende la briga di dire che è successo un qualcosa, quindi noi stiamo cercando di capire cosa succede nel mondo calcio realmente. Spesso vengono dette delle cose su di noi e noi siamo solo attori osservanti, non protagonisti. Io dovrei già pensare a discolparmi di un qualcosa che non è necessariamente quello che si dice. Noi dobbiamo immedesimarci in quello che dicono che facciamo senza nemmeno essercene resi conto. E' vero che negli stadi ci sono gli sfottò. Quando si parla di ultras si dimentica che si ha anche a che fare con delle persone, dei cittadini che la Costitutuzione dovrebbe tutelare con dei diritti. Per gli ultras invece hanno inventato delle leggi speciali che ci rendono tutti uguali, ma un po' meno uguali degli altri. Il problema al momento sembra essere il gruppo ultras, in quanto facilmente attaccabile e in quanto non ascoltati".
FRANCO CARAVITA, LEADER CURVA NORD INTER - "Non sono così potente da coinvolgere diecimila persone con la mia ideologia. Noi andiamo allo stadio perchè amiamo una squadra e questo ci porta ad accomunarci, a creare questa sorta di aggregazione le cui componenti sono componenti sociali, quelle che tu trovi come vicino di casa, come il lattaio che ti vende il latte la mattina ha un figlio che va in Curva. Facciamo parte di questa comunità, molti se ne dimenticano: siamo cittadini che lavorano, ma additati come delinquenti abituali. Le società certo che rischiano, ma non per noi. Rischiano perchè la stupidità viene esasperata, si è stupidi goliardicamente, Anche chi legifera... non capisco se è una legge dello Stato, una norma, se il calcio fa parte dello Stato, se lo Stato è il calcio, se Abete è un dipendente dello Stato o un dipendente del calcio, qui non si capisce nulla. Sono sempre i tifosi a pagare. Ma noi la prima cosa che vogliamo è il bene delle nostre società, noi non faremo mai del male alle nostre società. Personalmente. Questa è stata una provocazione forte per far entrare un po' i media a discutere di questo fatto. Secondo me ci sono cose più importanti: invece di discutere delle cose importanti e realizzare le cose importanti, ci troviamo grazie a te a discutere di sciocchezze in confronto a quello che succede realmente nella via. I nostri legiferatori si sono nascosti dietro la Comunità Europea, ma l'Europa, la Fifa, Platini, hanno detto che si tratta di una sorta di legge che riguarda solo l'Italia. L'hanno fatta per identificare un nemico che sarebbero gli ultras. Noi cantiamo da 40 anni 'Napoli colera, oggi se lo sono detti e scritti sulla loro pelle i napoletani, dimostrando un acume, un'intelligenza goliardica pari alla napoletanità. Quindi di cosa stiamo parlando? Stiamo parlando di niente. Io trovo che siano norme, non leggi, norme stupide che vanno abolite, andavano abolite ieri.La Costituzione garantisce libera espressione, la Costituzione dice libera parola, libero arbitrio, finchè non superi un certo limite. L'Italia è stata fondata sui Comuni, sul campanilismo, questo non è nient'altro che... chiamatelo anche becero campanilismo, stupido campanilismo, ma non diamo oltre. Se mi danno del razzista, io mi offendo pesantemente, perchè o vi porto in tribunale o vi metto le mani addosso. Preferisco portarvi in tribunale. Ma se questi cori sono cantati da 40 anni, queste persone che hanno emesso questa norma, quanti anni hanno? Sono stati mai allo stadio? Si sono svegliato una mattina, probabilmente si sono fatti di cocaina, probabilmente sono drogati, e possono perchè guadagnano 1 milione di euro l'anno - non faccio nomi perchè mi denunciano -: li stronchiamo questi ultras, ormai hanno rotto le palle. Se le coreografie ce le paga le società? Sono domande che ci fanno da 30 anni, chiedetelo alle società".
GIANCARLO "IL BARONE" CAPELLI, CAPO ULTRAS MILAN: "Io sono stati tra i promotori del movimento ultras. Non so cosa vogliano direi i tifosi della Lazio col fatto che loro sono stati condannati e hanno avuto dei problemi. Noi facevamo parte del movimento ultras come ne facevano parte i laziali, poi purtroppo nel 2005 il movimento ultras si è sciolto per problemi, divergenze ed è stato un peccato. Perchè come ho detto in altre trasmissioni con bergamaschi e bresciani, se ci fosse stato questo movimento, forse non saremmo arrivati dove siamo arrivati. Siamo arrivati dopo 13 anni a parlare ancora di queste situazioni che non ci saremmo mai aspettati. E' arrivata la tessera del tifoso, ci hanno tolto i tamburi, ci hanno tolto le bandiere, ci hanno tolto i megafoni, ci hanno tolto tante cose. E adesso vediamo dove arriviamo. In che rapporti siamo con il Milan? Come sempre. Perchè facciamo mercato? E' il pensiero del tifoso".
LUCA LUCCI, RESPONSABILE CURVA SUD MILAN: "Il Milan dice che questo famoso coro nella gara contro la Juve non c'è stato? Sì, è stato fatto. Abbiamo fatto il famoso coro contro i napoletani: 'Senti che puzza, scappano i napoletano....'. Secondo il giudice è discrimazione territoriale? Non esiste nessuna discriminazione territoriale, è una legge inventata nell'ultimo periodo. Si può parlare di tutto, tranne che di razzismo. E' un coro da stadio che si fa da 30 anni, non c'è alcuna motivazione per chiudere uno stadio visto che è un coro di sfottò. Negli ultimi dieci anni lo abbiamo fatto tantissime volte. E' un coro contro i tifosi del Napoli, nasce nel periodo di Maradona. Questo coro nasce nel 1988, sono 35 anni. La tessera del tifoso è stata fallimentare, perchè per portare allo stadio le famiglie c'è una burocrazia difficile da superare. Dire che oggi gli stadi sono vuoti perchè c'è violenza e perchè vengono fatti i cori razziali, è una grandissima stupidata. Uno non va allo stadio perchè sente i cori contro i napoletani o perchè deve fare la fila per una settimana per il biglietto, per la tessera e sbattimenti vari. E non mettiamo dentro il prezzo del biglietto, perchè se ce lo mettiamo dentro, abbiamo fatto l'en plein. Quanto costano oggi i biglietti per il settore ospiti? 48 euro a Torino. Ma sanno cosa sono 48 euro oggi per un ragazzo che studia o per un operaio che guadagna 1200 euro al mese? Dove li prendono questi soldi? Poi si lamentano che facciamo l'abbonamento in coppa e non in campionato. Dove li prendono i soldi?. Ormai abbiamo questa etichetta di delinquenti che non ci leviamo più. Ma l'avete messa voi giornalisti per anni. Per anni degli ultrasi si è fatto vedere lo scontro la domenica. Ora i media ci danno voce perchè si è arrivati ad un punto folle, ma la voce andava data agli ultras quando hanno tolto i tamburi e le bandiere allo stadio, il megafono. Il tamburo, il megafono, che discriminazione faceva? Se uno la mazza del tamburo la usa per picchiare, viene arrestato. Dicono che lo stadio sia terra franca, ma in realtà è il contrario: se tu fai un reato allo stadio, ti possono venire a prendere. Se tu fai una rissa in discoteca, ti danno 4 anni di diffida e ti fanno andare a firmare ogni sabato sera quando c'è la discoteca? Se domani dicessero Curva chiusa, ma il resto dello stadio aperto? Non mi sta bene, deve stare aperto tutto lo stadio. Il Milan sbaglia a dire che i cori non ci sono stati, dovrebbe dire che quei cori non sono da punire, perchè non è razzismo. Non sta in piedi la discriminazione territoriale".
LORIS GRANCINI, RAPPRESENTANTE DEI VIKING JUVE, CURVA SUD: "Alle due Curve di Milano credo venga difficile fare discriminazioni territoriali, in quanto nella Curva del Milan, in quella dell'Inter e della Juve, vorrei contare quanti sono quelli di Milano e Torino, hanno toccato il fondo. Il lavali col fuoco può dare fastidio ai napoletani, come a noi dà fastidio che vengano rivangati i 39 morti da anni, anni ed anni. Sono cose brutte, che però sono nella nostra società, non solo allo stadio. Secondo me, dovevano coprire un buco che riguarda gli stadi vuoti in Italia. Adesso sappiamo tutti che ci saranno i nuovi contratti televisivi e l'Italia è l'unico Paese che prenderà tanti milioni di euro ma gli stadi risultano vuoti. Si vede proprio dalla televisione e questo è brutto. La colpa è nostra nel momento in cui hai bisogno di una scusa. L'unica scusa potevano essere gli ultras. Le tessere del tifoso sono state fatte, gli incidenti sono diminuiti, siamo quasi i migliori in Europa, però ora con gli stadi vuoti si torna ad accusare gli ultras di fare del male, violenza psicologica e non più con i fatti, con gli incidenti e con gli scontri. Si danno le colpe agli ultras perchè gli stadi sono vuoti. Lo stadio risponde al 40% al coro 'Juve Juve'; 'Noi non siamo napoletani o Napoli m....', lo canta tutto lo stadio, quindi attenzione".
(Criscitiello chiede ai dodici ultras presenti chi abbia avuto problemi con la giustizia. In nove hanno alzato la mano. Tutti tranne tre interisti. Poi, però, anche questi ultimi ammettono di avere avuto a che fare con la giustizia tornando molto indietro negli anni, ndr).
GIANCARLO "IL BARONE" CAPELLI, CAPO ULTRAS MILAN: "Nel 2007 ci avevano data tentata estorsione per la finale di Atene, per i biglietti. Se ci siamo scontrati tra di noi? Forse con loro due no (Pisoni e Grancini, ndr), ma con altri degli stessi gruppi sì".
LORIS GRANCINI, RAPPRESENTANTE DEI VIKING JUVE, CURVA SUD: "Adesso come adesso, in questo momento storico, non più. Sono già successi, abbiamo tutti gli striscioni, sia loro, che loro, quindi basta (ride, ndr). Noi contro le forze dell'ordine? No, questo tema è già stato toccato anni fa in una riunione fra ultras. C'è stato un periodo storico in cui si è andati verso questa strada, però a tanti di noi non piaceva, è stato messo lo stop, perchè pensiamo che le forze dell'ordine rappresentino le istituzioni, se uno fa la guerra civile non la fa approfittando di tanti ragazzi che vanno allo stadio".
MATTEO PISONI, CAPO ULTRAS INTER: "I buh ad Asamoah e a Pogba? A Gattuso, a Lichtsteiner... è il giocatore in sé. L'anno scorso contro il Tottenham, rimonta incredibile dell'Inter, stadio che impazzisce, mancano dieci minuti e i giocatori del Tottenham fanno i morti in campo: lo stadio li fischia, perchè tu non stai morendo, stai perdendo tempo, Erano neri: razzismo".
STEFANO BOLOGNINI, ASSESSORE PER LA SICUREZZA DELLA PROVINCIA DI MILANO: "Sembra ci sia tolleranza per tutti ma non per gli ultras. In un momento in cui c'è un calo di reati fuori dagli stadi lo ritengo un provvedimento che per assurdo possa peggiorare le cose".
LORIS GRANCINI, RAPPRESENTANTE DEI VIKING JUVE, CURVA SUD: "Noi non entriamo mai nel mercato della Juve, se non per casi come quello di Stankovic".