Juve in ritiro, scopriamo i volti 'giovani' aggregati alla prima squadra. Esperienze e possibile futuro

Mente il popolo bianconero pensa solo a Cristiano Ronaldo, la Juve riparte. Riparte con chi non ha giocato i Mondiali, con i nuovi acquisti che hanno infiammato il mercato prima dell'incendio CR7 e con tanti ragazzi. Qualcuno arriva dalla Primavera, qualcuno torna dal prestito. Scopriamo allora questo gruppo pieno di sogni ed emozioni, che si allenerà vicino ai grandi campioni e cercherà di fare un'ottima impressione ad Allegri e a tutta la Juve. Non per l'immediato magari, ma per cominciare a seminare in vista di un futuro tutto da scrivere.
Emil Audero - Classe '97, arriva con una lunghissima lista di referenze firmata dal Venezia. Con i veneti è arrivato ai playoff di Serie B, facendo un figurone e chiudendo la sua prima stagione da titolare tra i grandi con 39 presenze e 41 gol subiti (14 clean sheet). Promosso a pieni voti, quindi, con anche la capacità di superare un momento complicato in cui Inzaghi l'aveva messo un po' da parte. Ha stretto i denti e si è ripreso il suo posto. Tra l'altro, lui con la prima squadra bianconera ha una certa esperienza. Terzo portiere nella stagione 2016/2017, ha anche esordito in Serie A. E proprio la Serie A è il suo futuro: prestito o cessione con recompra. Lo vogliono in tanti.
Stefano Beltrame - Inserirlo nella categoria giovani è un po' una forzatura. Classe '93, ha più esperienza rispetto ai giovani in arrivo dalla Primavera, ed è reduce da un via vai di prestiti. L'ultimo al Go Ahead Eagles Deventer, in Serie B olandese. Prima Den Bosch, Pordenone, Pro Vercelli, Modena e Bari, senza troppa fortuna. In Primavera era un gioiellino, ha vinto Coppa Italia e Viareggio da bomber, ma in Olanda si è reinventato mezz'ala ed è rinato. Ai nostri microfoni ha parlato da vero juventino e aspettava la chiamata bianconera: eccola arrivata. Lui è uno dei nomi caldi per il discorso legato alla seconda squadra.
Pietro Beruatto - Figlio d'arte, l'esterno difensivo classe '98 ha un po' di credito con la sorte. Prima un anno di adattamento con Grosso in Primavera, poi, quando toccava a lui essere titolare, infortunio alla spalla. Lunghissimo ko e alla fine appena 8 presenze in campionato. Quest'anno comincia da Vicenza, tra i 'grandi'. Titolare all'inizio, la spalla lo tradisce di nuovo. Ancora bloccato in infermeria, con ritorno alla base a gennaio, dove i problemi fisici non gli permettono però di riaggregarsi al gruppo di Dal Canto. Ora in ritiro coi grandi, anche lui dovrebbe far parte della seconda squadra che prenderà presto vita.
Luca Clemenza - Altro gioiellino reduce da una 'prima': la prima stagione tra i grandi. Promosso il classe '97, capace di ritagliarsi uno spazio importante in un Ascoli che ha lottato fino all'ultimo per ottenere la salvezza e alla fine centrando l'obiettivo. Lui, ex '10' della Primavera, nelle Marche ha fatto l'esterno e la mezz'ala, imparando ancor di più a sacrificarsi e ad abbinare a una qualità rara corsa e grinta, tornando poi 'a casa', sulla trequarti, dove ha fatto la differenza. Non è il primo ritiro tra i grandi e ancora una volta proverà a far capire alla Juve che le qualità sono speciali (ma alla Continassa lo sanno, non è un caso che sia uno dei pochi '97 a non essere stato ceduto). Potrebbe anche partire per gli USA, poi probabilmente lo attende il prestito. Padova in pole, ma occhio anche alle porte della Serie A. Potrebbero aprirsi.
Mattia Del Favero - Altro portiere di prospettiva, che ha raccolto l'eredità di Emil Audero in Primavera. Sarebbe dovuto essere il titolare fuoriquota quest'anno (è un classe '98), ma un infortunio l'ha costretto a saltare quasi tutta la stagione. È rientrato per le ultime gare e la fase finale, dove, nonostante qualche scivolone scusabile con la lunga inattività, ha mostrato nuovamente qualità. È il candidato numero uno per difendere la porta della Juve B.
Ferdinando Del Sole - Classe '98, uno degli ultimi ad aver indossato la maglia bianconera. Arrivato a gennaio (ma già acquistato in estate) dal Pescara, con 14 presenze in Serie B sulle spalle, ha vissuto una metà stagione di alti e bassi in Primavera. Ci si aspettava trascinasse la squadra, si è acceso solo ogni tanto. Anche lui probabilmente sarà uno dei pilastri della seconda squadra: una stagione da protagonista in Serie C a difesa dei colori della Juve potrebbe rappresentare un ascensore pazzesco per la sua carriera. E la conferma di quanto di buono si è detto su di lui negli ultimi anni, tanto da convincere la Juve a investirci.
Alessandro Di Pardo - Arrivato dalla Spal, è stato uno dei più utilizzato da Dal Canto in questa stagione. Dapprima come mezz'ala, poi come quinto esterno di destra nel 3-5-2 che ha ridato vita alla Primavera bianconera. Lui, proprio in questo ruolo, è emerso con più continuità e ha raccolto maggiori consensi. Il classe '99 potrebbe essere uno dei fuoriquota della Primavera, ma non è da escludersi un suo impiego nella Juve B. Giovane e di prospettiva, dotato di una grinta particolare, può trovare pane per i suoi denti in Serie C.
Nicolò Fagioli - Il più giovane della compagnia. Classe 2001, ha incantato sia in maglia bianconera che in maglia azzurra. Solo il cambio modulo ha limitato le sue presenze in Primavera, ma ha comunque mostrato di potersela già giocare con i più grandi. Per lui il ritiro è un premio e un modo per crescere più in fretta, maturare, imparare e scoprire meglio i suoi limiti, così da potersi impegnare al massimo per superarli. Dopo lo attende un anno da protagonista con la Juve Primavera. Ne sentiremo parlare.
Andrea Favilli - Il più costoso della carovana dei giovani. Classe '97, ritorna alla Juve dopo la bellissima esperienza in Primavera e dopo due stagioni ad Ascoli in cui ha mostrato di poter dire la sua anche tra i grandi. Gli infortuni l'hanno ostacolato, ma la Juve ha comunque deciso di puntare su di lui. Il ritiro per mettersi in mostra, poi il prestito in Serie A (con il solo Verona dell'ex maestro Grosso che potrebbe fargli prendere in considerazione eventualmente un altro anno in B). Lo vogliono Chievo, Spal ed Empoli (che lo avvicinerebbe a casa) tra le altre. Ora si corre alla Continassa, poi ci sarà tempo per scegliere la destinazione migliore. Con la Juve come punto di ritorno già fissato.
Leandro Fernandes - Dovendo estrarre un asso dal mazzo della Primavera bianconera, la scelta sarebbe ricaduta su di lui, con Tripaldelli e Olivieri il migliore della stagione bianconera. Arrivato a gennaio dal PSV, si è preso le chiavi del centrocampo e sia da regista che da mezz'ala ha fatto la differenza. Corsa, forza fisica, qualità e intelligenza. Il prototipo del centrocampista moderno. Adesso il classe '99 dovrà riuscire nell'impresa più difficile: mostrare le stesse qualità tra i grandi. Piace all'Avellino per la Serie B, ma un ruolo da protagonista nella seconda squadra è più di un'ipotesi.
Roman Macek - Con la Primavera della Juve era uno di quelli che si faceva apprezzare di più. Classe 1997, corsa, qualità e duttilità sono i suoi punti di forza. Da un anno e mezzo si districa in Serie B, prima al Bari poi alla Cremonese, con alterne fortune. La sua esperienza lontano da Torino, però, si può dire senz'altro soddisfacente. Ritiro agli ordini di Allegri alla scoperta della novità Continassa poi due opzioni: prestito in cadetteria o Juve B. Su di lui ci sono Avellino e Brescia.
Giangiacomo Magnani - Uno dei più 'vecchi' (si fa per dire). 23 anni il 4 ottobre, è appena arrivato dal Perugia che l'aveva prelevato a sua volta a gennaio dal Siracusa già con la regia della Juve. 15 presenze in Serie B e tanti applausi, fino all'acquisizione definitiva del cartellino da parte dei bianconeri. Alla Continassa potrà imparare dai migliori nel suo ruolo. Si possono immaginare maestri più adatti di Chiellini e Barzagli per un difensore centrale? Farà sicuramente la prima parte del ritiro, poi lo attende il prestito in A. Su di lui tanti club, tra cui Chievo, Spal, Bologna e Sassuolo.
Oliveira Da Silve Rogerio - Un brasiliano atipico, un po' come Alex Sandro, con cui condivide anche il ruolo di terzino sinistro. Classe '98, nell'ultima stagione ha collezionato 13 presenze in Serie A con la maglia del Sassuolo ed è a tutti gli effetti l'alternativa al connazionale in questo ritiro. Il suo futuro è ancora da decifrare, ma lo si potrebbe vedere come esterno mancino nella Juve B.
Stefano Padovan - Non ha mantenuto le promesse fatte in Primavera. Classe '94, ha in bacheca un campionato di Serie C con il Foggia e una Supercoppa e un Viareggio con il settore giovanile bianconero. 29 presenze e 4 gol con la Casertana in Serie C nell'ultima stagione, piace alla Virtus Francavilla, ma pure lui potrebbe prendere in seria considerazione un ruolo nella seconda squadra.
Matheus Pereira - Doveva essere un crack, invece in Primavera ha fatto fatica, mostrando qualità solo a sprazzi. Poi i prestiti, prima all'Empoli, poi al Bordeaux e infine in patria al Paranà. Tutti con risultati dimenticabili. Ora un ritiro tra i campioni per riprendere il filo della sua carriera, con il futuro che è un grande punto di domanda. Anche lui sembra il profilo perfetto per la Juve B, anche perché all'orizzonte non ci sono grandi offerte.