GIOVINCO CHIEDE PIU' SPAZIO: "NON FARO' 15 ANNI DI PANCHINA"

Passato, presente e futuro. Sebastian Giovinco (22) si confessa in una lunga e interessante intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, nella quale ribadisce fermamente di voler restare alla Juventus. Il motivo? "Semplice: a 22 anni non puoi avere nulla di meglio dalla vita - spiega la Formica Atomica -. Certo, non è che posso fare 15 anni di panchina. Però io sono testardo, voglio restare alla Juventus. E, ovvio, voglio giocare. Mi serve continuità, è importante per qualsiasi giocatore". Resta con un unico pensiero ed obiettivo: "Vincere. Perché se vuoi diventare un campione devi vincere qualcosa", è la missione del baby fenomeno bianconero, erede designato di Alessandro Del Piero. Seba sta crescendo all'ombra del suo capitano, col quale ha un ottimo rapporto. Nessun dualismo, nessuna rivalità, come conferma lo stesso Giovinco: "Alex mi sgrida? Questo lo dicono quelli che vogliono creare problemi che non esistono. Lui è un compagno di squadra. E' il capitano, dà consigli e non solo a noi più giovani". Dopo un avvio difficile, il numero 21 bianconero sembra aver conquistato definitivamente la fiducia di Ranieri: "Ho giocato due partite di seguito.
E ho capito come vanno certe cose. Quando fai bene sei il migliore. Quando non fai bene non sei da Juventus -, puntualizza Giovinco, che non risparmia qualche velata critica al suo allenatore: "Se mi aspettavo di giocare di più? Sì, credo che in qualche occasione avrei potuto giocare di più. Ma il mister ha deciso così e lo accetto". In molti avevano indicato la Formica Atomica come futuro vice-Neved, invece la società bianconera ha pubblicamente confermato che il mercato sarà orientato alla ricerca di un naturale sostituto del centrocampista ceco. Una scelta che apparentemente non sembra "offendere" Seba: "Più siamo e meglio è", taglia corto il fantasista, che la prende con filosofia: "Non mi arrabbio con il compagno che è arrivato e neppure con l'allenatore che deve fare le sue scelte. Mi arrabbio perchè non gioco. Questa è la natura del calciatore". Giovinco si sente all'altezza della Juventus, nonostante qualcuno continui ad insinuare il contrario, puntando l'indice contro il fisico minuto: "La mia altezza non è un problema, non lo è mai stata. Non accetto solo di essere preso in giro per la mia statura. Non sono alto, ma il mio fisico mi permette di avere altre qualità: rapidità, velocità d'esecuzione, per esempio". Il piccolo Sebastian punta molto in alto e sogna di raggiungere l'azzurro: "Non vi dico quali percentuali potrei avere di andare ai Mondiali in Sud Africa, ma ammetto che ci penso. Intanto voglio ritagliarmi uno spazio nella Juventus".