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Libertazzi: "Che Juve con Suarez! Pirlo Arrivò nel 2011 e fu subito riferimento. L'esordio in Europa League? Entrai e dopo 4'..."

10.09.2020 19:31 di  Luca Cavallero   vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Libertazzi: "Che Juve con Suarez! Pirlo Arrivò nel 2011 e fu subito riferimento. L'esordio in Europa League? Entrai e dopo 4'..."
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© foto di Federico De Luca

Dalle sue Juventus vissute in passato, ai primi allenamenti (oltre alle partite) con la prima squadra, sino all'imminente esordio in amichevole dei bianconeri di Andrea Pirlo, Juventus-Novara, di cui è doppio ex.

In merito a ciò, la redazione di TuttoJuve.com ha intervistato in esclusiva Alberto Libertazzi, ex attaccante bianconero, colore da lui vestito per ben quattordici anni.

Hai condiviso qualche allenamento sporadico con Pirlo: che personalità era all'interno dello spogliatoio?

"Il giocatore non lo discuti: arrivò quell'estate (2011 ndr) ed era già un punto di riferimento per tutti. Io ero soltanto un giovane aggregato occasionalmente per qualche allenamento e non ho avuto modo di entrarci in confidenza più di tanto, ma la sua leadership si percepiva".

Come giudichi la scelta della Juventus di affidargli la panchina della prima squadra?

"Se è stato messo dalla dirigenza a ricoprire quel ruolo è perchè sono certi della scelta che hanno fatto: hanno, di sicuro, intravisto delle potenziali grandi qualità".

Tra i suoi più grandi mentori, ha citato Pirlo stesso in un suo recente libro, figura Antonio Conte, con cui ti sei incrociato anche te alla Juve. Credi possa aprire un ciclo altrettanto rigoglioso, come fece in bianconero, anche all'Inter?

"Credo di sì. Quest'anno si è vista proprio la grande mano di Conte sull'Inter, che non ha vinto per il fatto che la Juve era ed è una squadra fortissima. Ci riproverà sicuramente l'anno prossimo".

Quali mosse di mercato deve effettuare allora, a tuo giudizio, la Juve per "difendersi"?

"Se è vero che la Juve prenderà Suarez ci sarebbe poco da commentare... Immaginiamo un attacco composto da Dybala, Suarez e Cristiano Ronaldo: qualcosa di stratosferico!".

Facendo un piccolo passo indietro quali sono i tuoi ricordi più salienti dell'esperienza alla Juve?

"Ho coronato il sogno di qualsiasi giocatore del Settore Giovanile: essere confermato annata dopo annata, per poi affacciarmi con la prima squadra. L'esordio avvenne in Lech Poznan-Juventus con Del Neri e dietro c'è un aneddoto particolare...".

Prego.

"Sono entrato a freddo, la temeratura era sotto i trenta gradi... Ci misi poco a stirarmi! Però ho continuato e non ho chiesto il cambio: era il mio esordio in Europa League, traguardo certamente non da poco".

Ti aspettavi che Chiellini e Buffon avrebbero costituito l'ossatura della Juventus ancora oggi, a distanza di dieci anni?

"Sì, basta allenarsi con loro anche solo poche volte per capirne il motivo. Il loro carisma e la loro personalità sono qualcosa di irraggiungibile. A loro aggiungo anche Barzagli: arrivò con Del Neri e ci mise poco a guadagnarsi un ruolo da leader".

E Bonucci?

"Anche lui un grandissimo. Ha saputo riscattare subito la stagione non positiva con Del Neri, migliorando anno dopo anno dalla stagione successiva in poi".

I calciatori con cui hai legato di più?

"Con molta umiltà ero e sono consapevole di essere stato soltanto un giovane aggregato occasionalmente a quella rosa straordinaria. Però quando salivi ti mettevano subito a tuo agio, ti facevano sentire per davvero uno di loro. Ho un ricordo molto positivo di Jorge Martinez: purtroppo l'annata con Del Neri non fu fortunata per lui, penalizzato anche da qualche infortunio".

Qualcuno con cui ti senti ancora?

"Ho recentemente incontrato Chiellini a Torino e abbiamo scambiato qualche battuta".

Ora la Juventus affronterà nella prima amichevole stagionale il Novara, tua ex squadra...

"Sarà molto emozionante per il Novara, soprattutto per i più giovani, varcare le porte della Continassa e giocare contro Cristiano Ronaldo e contro i campioni d'Italia".