A MENTE FREDDA - La Juve di Motta reagisce a metà, guai ad illudersi
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La reazione post PSV c'è stata, ma la Juve di Motta conferma uno dei problemi stagionali: non chiude le gare. Eppure le occasioni a Cagliari sono state diverse, tenere aperto il risultato fino alla fine è estremamente rischioso. Basterebbe ripercorrere alcuni pareggi conseguiti, senza i quali la classifica sarebbe ben diversa. Comunque sia, l'impressione è di aver visto una squadra un pò più libera da schemi precostituiti. Per esempio il rinvio del portiere è più frequente, come qualche apertura. Insomma meno palleggio e più sostanza. Forse dopo il tonfo in Champions c'è stato un confronto tra tecnico e squadra o lo stesso Thiago ha allentato un pò la presa rispetto ai suoi principi di gioco. Senza stravolgerli, ci mancherebbe, ma attenuandone la rigidità. Sarebbe auspicabile perché ogni grande allenatore può rivedere le sue idee e soprattutto assecondare le caratteristiche dei giocatori a disposizione.
Dalla Sardegna possiamo pensare sia iniziata come una nuova stagione per la Juve, in particolare per Motta. Attenzione però a dare tutto per scontato. Anche contro il Cagliari, come detto sopra, si è ripetuto un canovaccio visto più volte e che spesso ha portato a pareggi, quando la gara sembrava e doveva essere messa in cassaforte. Questo è un altro step da fare, forse quello più importante, per blindare il quarto posto. Sì, il quarto posto. Ora è inutile fare voli pindarici ed illudersi, rispetto alla possibilità di rientrare nella corsa scudetto. Davanti ci sono tre squadre, anche se la Juve, dati alla mano, ha recuperato tanti punti da Inter e Napoli, fermo restando la possibilità dell'Atalanta di essere il terzo incomodo. I singoli. La resurrezione di Vlahovic, finalmente titolare è la notizia positiva. Gol a parte, Dusan ha disputato un'ottima gara, anche a livello di partecipazione alò gioco e in generale di movimenti. Uno di questi, per esempio, ha permesso a Yildiz di trovarsi davanti al portiere. Purtroppo ancora una serata anonima da parte di Koopmeiners. Ancora una volta titolare, con inspiegabile panchina per Thuram, l'olandese fatica ad entrare nel contesto bianconero. Problema tattico, fisico o mentale? Ai posteri l'ardua sentenza.