IL SANTO DELLA DOMENICA - LA JUVENTUS NON E' IL NAPOLI. GIUNTOLI E QUELLE DIFFICOLTA' DEL PRIMO ANNO. MA LA FIDUCIA RESTA TOTALE

10.08.2024 22:00 di  Alessandro Santarelli   vedi letture
IL SANTO DELLA DOMENICA -  LA JUVENTUS NON E' IL NAPOLI. GIUNTOLI E QUELLE DIFFICOLTA' DEL PRIMO ANNO. MA LA FIDUCIA RESTA TOTALE
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Fiduciosi ma preoccupati. Sembrano due situazioni in antitesi, ma rappresentano plasticamente il sentimento della stragrande maggioranza dei tifosi. La fiducia nasce dal fatto che Giuntoli non è uno sprovveduto anzi, e dai 20 giorni che mancano alla fine del mercato, la preoccupazione dalla rosa incompleta, dai pochi giocatori a disposizione di Motta, dalla fase di stallo in cui sembra precipitato il calciomercato a tinte bianconere, dalla difficoltà nel piazzare i cosi detti esuberi e dall’imminente inizio del campionato. Dobbiamo essere sinceri, nessuno avrebbe immaginato di arrivare al giorno dell’ultima amichevole con 12 titolari, o aspiranti tali, e 4 giovani di belle speranze.

Ci sono i “ fuori rosa” certo, ma la scelta è stata netta. Nessun convocato, dunque la linea rimane quella dettata da Motta nel post partita di Pescara. E’ da apprezzare la coerenza, ma, mi perdoni Giuntoli, Torino non è Napoli, la Juventus non è il Napoli. Cristiano lo sa bene, e da buon tifoso bianconero oltre che ottimo dirigente, dirimerà la situazione, ma aver escluso una decina di giocatori senza aver già le alternative in mano è parso un azzardo rispetto al quale, all’11 di agosto, si pagano le conseguenze. La squadra si presenta a Goteborg, certo per un’amichevole, assomigliando più al Napoli che non alla Juventus, e se vincere uno scudetto dopo 30 anni all’ombra del Vesuvio è un autentico miracolo, il tempo a Torino non fa sconti a nessuno.

La fase di stallo complica la situazione del mercato. Perché oggi è sotto gli occhi di tutti, quindi delle altre società, che la Juve ha bisogno di almeno 4/5 giocatori di livello, dunque il prezzo si alzerà e le trattative si complicheranno. Se a Napoli questo non avviene, a Torino è all’ordine del giorno, e soprattutto se mostri il fianco ammettendo un certo ritardo, basta guardare la lista dei convocati per capire, ecco che il mix diventa esplosivo. In più quando non c’è il bancomat carico, e la vicenda Todibo ne è il chiaro esempio, la battaglia rischia di essere ad armi impari nonostante la bravura indiscussa di Giuntoli.

Aggiungiamo poi il caos che i “ nemici” della Juve a livello mediatico sono pronti a mettere in atto alla prima virgola che a loro pare storta. La vicenda Koopmainers ne è la prova provata. Abbiamo sentito commentatori, e presunti tali, vomitare livore verso una situazione che per le altre squadre è normale  (nonostante personalmente trovi errato il modus operandi), abbiamo letto e ascoltato la richiesta di indagini sulla Juventus e di squalifiche per il giocatore. Si è parlato di ricatto, ma quando avviene al contrario nessuno ne parla. Quando altre società, tutte, usano lo stesso metodo, passa ogni cosa sotto silenzio e rientra nella normalità. Un circo vergognoso, che non attendeva altro, ma che vi avrà fatto capire che ci sono  tanti finti amici della Juve anche tra coloro che si professano vicini o quantomeno non ostili al mondo bianconero.

In tutto questo caos Giuntoli dovrà completare la squadra a tempo di record e i tifosi avere pazienza e fiducia, cosi come Motta non si dovrà scoraggiare e andare avanti con le sue idee.

Siamo in ritardo, e siamo preoccupati, ma caro Cristiano noi abbiamo ancora tanta fiducia in te. Ora però servono i fatti cosi come quelli visti con i due grandi colpi di luglio.