Il Toro è matato. E ora arrivano i Blues

Una rete di Giorgio Chiellini a nove minuti dallo scadere regala alla Juve l'ennesimo derby contro il Torino. Un derby giocato sotto effetto turnover perchè, ovviamente, il pensiero è già a martedì, nella testa e nelle gambe di chi scenderà in campo contro i Blues. Non è stata una vittoria agevolata dagli episodi, il Toro parte con il piglio giusto e gioca a tratti meglio di noi. Ma è la Juve che crea le occasioni migliori e Sereni, il migliore con Dzemaili tra le fila dei granata, è costretto agli straordinari su Iaquinta. E nella ripresa, finalmente, arriva la rete di Chiellini che regala altri tre punti d'oro a Ranieri. Aspettando che qualche squadra abbia perlomeno il buon gusto di mettere in difficoltà la capolista, ciò che non è affatto successo nel pomeriggio a Genova. I voti. Buffon: 6,5. Dopo il brivido sul colpo di testa del liberissimo Stellone, si fa trovare pronto sulle due conclusioni di Barone dal limite. Il Toro gioca, ci prova ma le conclusioni non impensieriscono affatto Gigi. Zebina: 5. Non gli si poteva chiedere di più, francamente. Ranieri, nonostante la lunga assenza, decide di schierarlo titolare nel derby ma la Gazzella paga il lungo stop e sbaglia molto, anche in fase di impostazione (Ariaudo: 6). Mellberg: 6. Con Chiellini offre una buona copertura nel cuore della difesa. Soffre non tanto Stellone quanto le scorribande offensive di Barone e Dzemaili, nel miglior momento del Toro. Nella ripresa si propone anche sulla corsia destra, anche in fase di attacco. Chiellini: 7. E' già in clima Chelsea. Gioca con intensità su tutti i palloni, Stellone è un fantasma che nell'unica sbavatura difensiva di Chiello si divora il gol davanti a Gigi. E' il vero mattatore e mata-toro della gara: la pesantissima rete al minuto 81, che regala la vittoria alla Signora, è come l'ombrellino nel bicchiere del long drink. Molinaro: 6. Gioca a fasi alterne. Tra i superstiti del turn over gioca con il freno tirato, ed è forse quello che gli chiede esplicitamente Ranieri. Bene in copertura, cresce nella ripresa quando prova a spingere sulla sinistra. Salihamidzic: 5.
Stessa sorte del compagno di corsia Zebina. Ha una condizione approssimativa, dettata dall'assenza prolungata. Fa molta fatica a chiudere gli spazi quando il Toro attacca e davanti non si propone quasi mai. Lontano dalla forma migliore. Poulsen: 6,5. Sufficienza piena per il Vichingo. Copre quando Marchisio prova a salire, gioca alla Sissoko e offre buona guardia nel centrocampo tutto muscoli della Juve. Esce a cinque minuti dal termine proprio per il maliano (Sissoko: 6). Marchisio: 6. Nel primo tempo soffre la carica agonistica dei granata. Si vede poco e non da quel solito tocco di qualità al centrocampo. Nella ripresa il Torino arretra il proprio raggio d'azione e le cose vanno meglio. Giovinco: 5,5. Così e così. Vuoi la posizione a lui poco consona, vuoi che il Torino fa sul serio e dalle sue parti arrivano pochi palloni, sta di fatto che la Formica è poco Atomica. Non è reattivo e viene sostituito al minuto 68 da Nedved (6,5), sicuramente più in palla rispetto a Sebastian. Iaquinta: 6,5. Probabilmente ha un conto in sospeso con Sereni, o viceversa. La realtà è che Vincenzo ci prova in tutti i modi ma Sereni è super. Tiene a galla l'intero attacco bianconero, corre fino al 90' e da tutto per la causa. Amauri: 5. Ripete l'opaca prova infrasettimanale di Coppa Italia contro la Lazio. Non dialoga quasi mai con Iaquinta, non ha lo spunto per saltare l'uomo e vede una sola volta lo specchio della porta. In calo.