Maifredi su Motta: "Ha il supporto di tutti e anche della stampa, spero non faccia come me. Mercato? Il difensore che serve è Danilo, sul Bologna..."
La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex allenatore bianconero nella stagione 90/91, Luigi Maifredi, per parlare approfonditamente degli ultimi avvicendamenti in casa Juve e non solo:
Juve ammalata di pareggite, è un po' distante in campionato e l'emergenza infortuni continua. La inquadriamo così, o dobbiamo aggiungere altro su questa prima parte di stagione?
"E' un andamento della stagione piuttosto particolare, in Juventus non immaginavano sicuramente tutti questi infortuni e molti dei giocatori presi in estate non stanno convincendo. Gli juventini devono guardare con fiducia questo nuovo corso, perché Thiago Motta riuscirà a mettere in campo una squadra piacevole e ad esprimere al meglio i suoi importanti concetti di gioco".
Ci sono alcuni addetti ai lavori, però, che non stanno notando molte differenze tra il gioco di Motta e quello di Allegri. Sei dello stesso pensiero?
"La Juventus è partita per sviluppare un gioco completamente nuovo e differente. Lo scorso anno il 'corto muso' imponeva una buona difesa che doveva difendere il vantaggio raggiunto in ripartenza, quest'anno è vero che non segnano tanto ma ci sono delle scusanti: specialmente se vengono a mancare nove giocatori come con il Lecce. E' chiaro che questo rallenta tutto. Si dovrebbe parlare di mini fallimento se la Juve fosse in queste condizioni con l'organico a disposizione, invece è giusto dare del tempo a Thiago e permettergli di mettere in campo la squadra che aveva in mente questa estate".
Quale è il giocatore di cui si sente più la mancanza oggi tra quelli fermi ai box?
"Non avendo un attaccante di riserva, nel momento in cui viene a mancare Vlahovic è evidente che ne avverti tantissimo la mancanza. Ma anche Koopmeiners non è ancora quello che noi tutti conosciamo, è inutile che lo si continua a criticare. E' normale che potesse trovare difficoltà in un ambiente nuovo, all'Atalanta giocava in un sistema rodato e tutto andava bene. Qui la Juve si sta rifondando e ci vuole del tempo affinché riesca a proporre un calcio diverso da quello precedente. Koopmeiners non si discute, è un gran giocatore".
Riprendendo il discorso di prima, la Juve in effetti è a inizio ciclo e ha cambiato tanto in estate. Negli anni in cui è avvenuto tutto questo, come anche quando eri tu alla guida, è sempre trascorso un po' di tempo prima di iniziare di nuovo a vincere.
"Non trovo corretto paragonare la mia esperienza a quella di Motta, perché io dovevo rifondare e lui deve migliorare. Quindi è un concetto diverso. Avevo una squadra molto giovane in mano, al contrario suo in cui ci sono almeno 25 giocatori di livello assoluto. Anche adesso, nonostante le difficoltà, riesce a mettere in campo una squadra molto forte. Tutto è poi dipeso da me perché ho mollato, spero che Thiago non lo faccia".
Come mai hai mollato?
"Perché vivevo in un mondo che sostanzialmente non era il mio, composto da compartimenti stagni e sono venuto via. Io come oppositore avevo Boniperti che era stato il gestore di tutto degli ultimi anni, e questo gli dava grande forza. Thiago, invece, ha il supporto di tutti, anche della stampa ad eccezione di qualcuno che lo attacca. Può andare avanti con tranquillità: la società è a suo favore, la proprietà c'è, il direttore sportivo rischia quanto lui per via dei cambi estivi. Quando alleni la Juve non esistono anni di transizione, in quanto bisogna lottare sempre per vincere. Per me farà bene".
In che modo, a tuo parere, Cristiano Giuntoli migliorerà la squadra a gennaio? In attacco, ad esempio, si parlava molto di Zirkzee.
"Ma non va più via da Manchester, domenica è riuscito a segnare due gol e l'allenatore nuovo non mi sembra convinto di cederlo. E' stato acquistato solo pochi mesi fa, quindi non è che possono tagliarlo solo dopo qualche mese. Ci vuole un po' di adattamento dalla Serie A alla Premier, poi la doppietta penso lo abbia tolto dal mercato. Lavoro Giuntoli? Lo scorso anno doveva tutelare di più Allegri, non lo ha fatto solo perché andasse via. Ha carta bianca e nella Juve è un qualcosa di atipico, poiché ai miei tempi mettevano il naso in tanti. Sicuramente farà un buon mercato, ma ora quel che è più importante dal mio punto di vista è non ci siano così tanti infortuni".
Sappiamo, in effetti, che la Juve proverà a prendere un difensore a gennaio. Chi è il tuo favorito?
"Loro ne hanno uno in casa che è attualmente trascurato, parlo di Danilo che è sempre stato una colonna portante negli scorsi anni. Adesso sembra diventato lo scarso degli scarsi, ma non è così. Al centro sono coperti con lui, Gatti e Kalulu, sull'esterno c'è Savona e Cambiaso è ormai un leader. Secondo me puoi prendere un esterno basso, ma prenderei un attaccante dipendesse da me. Anche perché non sappiamo quando sarà pronto Milik e non puoi sempre contare su Vlahovic".
Tra qualche giorno la Juve tornerà di nuovo in campo per sfidare il Bologna. Che partita sarà?
"Dipenderà da come scenderà in campo la Juve: se turbata per quanto sta accadendo, o convinta di potersi giocare la partita anche con qualche defezione di troppo. Ho visto la partita di domenica sera ed è inammissibile aver pareggiato con il Lecce, anche con tutte quelle assenze. Non c'era paragone tra l'XI sceso in campo bianconero e quello dei padroni di casa. Thiago ha fatto un errore clamoroso nel fare le sostituzioni, perché non si poteva mandare in campo quel ragazzo (Rouhi ndr) senza sapere che il Lecce avrebbe tentato il tutto per tutto. E infatti se avesse spostato centrale il buon Danilo, la partita probabilmente la portavi a casa".
Si ringrazia Gigi Maifredi per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.