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Brown (Ag. Vangsgaard): "La Juve ha anticipato gli altri club italiani, vuole lasciare il segno come Laudrup e Junge. Vi racconto le sue qualità e i suoi obiettivi"

12.07.2024 11:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Brown (Ag. Vangsgaard): "La Juve ha anticipato gli altri club italiani, vuole lasciare il segno come Laudrup e Junge. Vi racconto le sue qualità e i suoi obiettivi"
© foto di Ashley Brown

La redazione di Tuttojuve ha contattato, in esclusiva, il fondatore di "Ignite Talent" e agente di Amalie Vangsgaard, Ashley Brown, per parlare approfonditamente del trasferimento della sua assistita dal Psg e non solo:

Si aspettava tutto questo calore da parte dei tifosi nel giorno delle visite mediche? 

"Il loro supporto è stato bello da vedere, era molto diverso da quello di Parigi. Ci sono sempre molti tifosi a seguire il Psg (basti pensare alle notti al Parc des Princes) e occasionalmente si cattura l'attenzione durante e dopo le partite, ma è un livello decisamente diverso rispetto a quello sperimentato al JMedical. Qui tutti erano entusiasti per le nuove calciatrici e molti di loro già conoscevano Amalie, quindi è una nuova cultura e sarà molto bella viverla. Sarà emozionante vedere come i tifosi affronteranno la giornata in casa Juventus". 

Ed era anche molto sorridente, questo è un aspetto che ci ha colpito molto

"Il sorriso era rivolto ai tifosi presenti e alla Juventus stessa. Fin da subito c'è stato un grande feeling con tutto il suo nuovo club ed è stata molto contenta di aver sperimentato la bellezza di Torino e della regione Piemonte. Già nelle brevi visite si può avere un'idea del club, dei tifosi e della tradizione che è rappresentata. Nel museo c'è stata la possibilità di ripercorrere parte della loro storia, ma anche di vedere quanto la Juventus valorizzi le donne". 

Siamo molto curiosi di vedere Amalie in campo. Può parlarci delle sue migliori qualità e perché i tifosi la inizieranno a supportare? 

"Penso che i tifosi apprezzino sempre gli atleti che lavorano duro per la squadra e portano all'interno del gioco qualità come intensità e animo. Amalie è un attaccante molto potente di 180 cm: ha un grande movimento in area, una rifinitura di livello mondiale ed è difficile da intercettare nel momento in cui i palloni vengono lanciati sulla sua traiettoria. Inizialmente giocava in posizione di esterno alto all'inizio della sua carriera, quindi si rivelerà utile in fase difensiva negli uno contro uno e allo stesso tempo sarà in grado di creare opportunità per le compagne di squadra. Ha una mentalità offensiva, ma è anche felice di lottare duramente per il bene della squadra". 

Quali saranno i suoi obiettivi in ​​questa stagione?

"Vorrà ambientarsi il più rapidamente possibile e lavorerà duro per guadagnarsi il posto in squadra. Cercherà di trovare gol e assist per sostenere l’ambizione collettiva del club di tornare ai vertici in Italia e in Europa. A lungo termine, Amalie proverà a lasciare un segno per continuare l'eredità bianconera danese di Laudrup e Junge". 

Quali saranno le principali differenze tra Serie A e Ligue 1?

"Entrambi i campionati hanno grandi squadre, ma penso in Serie A ci saranno più partite di qualità. Supponendo che la Juventus raggiunga nuovamente il play-off di fine stagione, ⅔ dei match saranno contro club di alto livello a differenza del campionato francese in cui le principali sfidanti sarebbero il Lione e il Paris FC per un totale di quattro scontri tra andata e ritorno. Quindi il ritmo sarà diverso.  Indubbiamente ci saranno stili di gioco e compagne di squadra differenti, ma c'è una buona collettività e penso che Amalie si adatterà bene a tutto questo". 

Prima parlava dei gol e degli assist, a suo parere riuscirà a battere il suo record di marcature in una sola stagione in Italia?

"La scorsa stagione, la Juventus aveva due calciatrici con più di 10 gol (Echegini e Girelli ndr) e quindi sarà importante fare di tutto per portare alla squadra il maggior numero di gol collettivamente, non solo individualmente (anche se le marcature sono ovviamente una parte importante del motivo per cui è stata ingaggiata). In Svezia, Amalie ha segnato 22 gol in 25 partite ed è stata nominata "attaccante dell'anno" nel 2022. In Francia, giocando in diversi ruoli al PSG, ha comunque messo a referto 10 gol. Per la nazionale danese, lei è stata tra le prime a marcare in entrambe le partite di Nations League (4 gol) ed è tra le prime nella classifica cannonieri delle attuali qualificazioni agli Europei (3 gol). Grazie a queste continue prestazioni, è stata nominata "giocatrice danese nel 2023. La speranza è che possa continuare a segnare in Italia. Tutto ciò a cui può aspirare è lavorare sodo e dare il massimo per la squadra con le opportunità che otterrà". 

In base a quello che può dirci, come si è svolta la trattativa con la Juventus? Tutto è cominciato con Echegini oppure la Juve voleva già Vangsgaard?

"Amalie era alla ricerca di un'opportunità per giocare con più continuità nel ruolo di attaccante da lei preferito, oltre a voler rispecchiare anche il suo ruolo di leader per la nazionale danese e per essere in grado di mettersi nella migliore posizione possibile in vista degli Europei. La Juventus era una delle tante società con cui ha parlato durante l'estate. Oltre all'Inghilterra, alla NWSL e alla Spagna, posso dire che abbiamo ricevuto delle offerte ambiziose anche da tutti i primi tre club italiani. Quindi è merito della Juventus, della dirigenza e della loro ambizione per Amalie che ha scelto questo progetto e la volontà di impegnarsi con questo club per i prossimi anni".

Le chiedo di commentare da operatore di mercato il maxi scambio tra Juve e Psg mai avvenuto nella storia del calcio femminile italiano. Crede che ci saranno ancora accordi del genere? 

"Per raggiungere tali accordi è necessario che i diversi club siano aperti alle soluzioni più pragmatiche e a volte impensabili. Non succede spesso nel calcio, ma per fortuna la maggior parte dei club considera, valorizza e rispetta la scelta dei giocatori e questo è importante poiché nello sport entrano in gioco contratti più lunghi e commissioni di trasferimento. Per capirci meglio: avere una squadra di giocatori che sceglie di stare nel tuo ambiente crea una cultura di squadra più ricca e porta a risultati migliori. Allo stesso modo, la natura di un accordo è quello di garantire uno scambio di valore e quindi dovrebbe essere vantaggioso per tutte le parti. Per Amalie era arrivato il momento di lasciare il PSG, aveva bisogno delle giuste condizioni nella sua prossima opportunità e quindi si è sentita a proprio agio nel scegliere una squadra come la Juventus in possesso della sua stessa mentalità". 

Si ringrazia Ashley Brown per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.