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Alessio sulla nuova Juve: "Non può fare un mercato importante, nessuna similitudine con la mia squadra. Sì al Morata tris, per Pogba non può finire così"

25.06.2024 12:30 di  Mirko Di Natale  Twitter:    vedi letture
ESCLUSIVA TJ - Alessio sulla nuova Juve: "Non può fare un mercato importante, nessuna similitudine con la mia squadra. Sì al Morata tris, per Pogba non può finire così"
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© foto di Giuseppe Celeste/Image Sport

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, l'ex calciatore e allenatore bianconero, Angelo Alessio, per parlare approfonditamente della nuova Juventus e non solo:

Quali sono le tue aspettative per la Juventus 2024/25?

"E' in linea con quanto è stato detto, ovvero con Giuntoli che ha preso la responsabilità della parte tecnica e si è assicurato un allenatore giovane e ambizioso come Thiago Motta che arriverà in una piazza importante. La linea è tracciata per la sostenibilità dei costi, per questo sta cercando di rientrare in determinati parametri senza abbassare il livello della squadra. La dirigenza sta cercando di portare a Torino, pur sacrificando qualche ragazzo, dei giocatori validi, anche se poi toccherà a Motta farli rendere al meglio. Dal mercato non mi aspetto grossi nomi, la Juve non può spendere tanti soldi".

Quanto sarà difficile per un allenatore così giovane raccogliere un'eredità così pesante i cui risultati precedenti non sono stati all'altezza delle aspettative?

"Il compito è arduo per tanti motivi, è chiaro che bisognerà dare tempo. Anche se le aspettative saranno enormi, la Juve deve lottare sempre per il titolo. Mi auguro che la sua idea di calcio possa esser trasmessa in breve tempo, così da trovare i risultati auspicati ad inizio stagione. Sarà difficile, ma allo stesso tempo mi sento di dire che col Bologna è stato fatto un qualcosa di straordinario e ora l'asticella si alzerà. Thiago è stato un giocatore di alto livello, è abituato alla pressione di piazze importanti come quella di Torino".

La tua Juve ci insegna che si può tornare a vincere subito, credi possano esserci delle similitudini?

"Non vedo delle similitudini con la mia Juve, qui c'è da ricostruire a differenza di quei 7/8 calciatori già mentalmente pronti che io, Antonio e tutto lo staff trovammo al nostro arrivo a Torino. Quello formato da Buffon, Barzagli, Chiellini, Bonucci, Marchisio e Del Piero era già un blocco granitico, poi si aggiunsero gli incastri giusti come Pirlo, Vidal, Lichtsteiner e Vucinic che andarono a realizzare concretamente dapprima quella che era la nostra idea di calcio che poi prese forma nel 3-5-2 finale in cui vennero sfruttate e caratteristiche dei nostri calciatori. La squadra di oggi è ancora un cantiere: non sappiamo se rimarranno Rabiot e Chiesa, sarà costretta a cedere qualche calciatore e due di questi sono già andati a Birningham nello scambio con Douglas Luiz. Ci saranno delle trattative, come quella che può essere per Thuram, che andranno in porto se riusciranno a trovare le contropartite giuste".

Osservando la griglia di partenza di oggi, notiamo che l'Inter per forza di cose è da considerare nuovamente la favorita e dietro tutte le altre inseguitrici. Oltre alla Juve, immagino che la tua curiosità sarà per il nuovo Napoli di Antonio Conte.

"Sì, perché anche il Napoli è alle prese con delle difficoltà oggettive e fino adesso non sta facendo mercato: Osimhen è ancora lì e nessuna squadra lo vuole ancora veramente, su Kvaratskhelia leggo che vuole andar via e c'è la proposta del Psg, Di Lorenzo non vuole rimanere ed è seguito dalla Juve. Il Napoli dovrà far mercato e formare una squadra, sappiamo poi come Antonio sia bravo a metterla in campo. Lo attenderà un bel lavoro, ma lui si è abituato a farlo (sorride ndr). Tornare con Conte? No, non c'è stata questa possibilità. Al termine dell'esperienza al Chelsea presi la decisione di fare il primo e vorrei continuare a seguirla".

Ma per ridurre il gap con l'Inter, potrebbe bastare l'arrivo di altri giocatori importanti come Koopmeiners, lo stesso Di Lorenzo già citato e Calafiori?

"Per questi giocatori ci vorrebbero almeno 100mln, non penso che la Juventus sia in possesso di tutti questi soldi. E' rimasta ancora qualche contropartita come Soulé o Huijsen, forse possiamo aggiungere McKennie e Kean, ma poi non ne vedo di così importanti. Vediamo cosa succederà nel mercato, più passeranno i giorni e più le pretese di quei club potrebbero abbassarsi. Però un mercato importante la Juve non può farlo".

Saresti favorevole ad un Morata-tris?

"Secondo me potrebbe far bene alla Juve, lui si adatta a giocare in altri ruoli che non sia per forza la prima punta. Lui ha sposato una ragazza italiana, non è un segreto che ami questa squadra e la suggestione potrebbe essere corretta. La volontà del calciatore potrebbe essere rilevante in questo caso, poi se Motta dovesse ritenerlo valido... Perché no?".

Infine una battuta su Pogba, che ne pensi di tutta la vicenda che lo ha coinvolto?

"Mi è dispiaciuto tantissimo, diciamo che l'ho visto crescere e spero che la squalifica possa essere ridotta. Non può davvero finire in questo modo, soprattutto per quella che è stata la sua carriera. L'ho sempre reputato un bravissimo ragazzo Ricordo che spesso si fermava con me al termine dell'allenamento per una buona mezz'oretta, Paul voleva migliorare sotto l'aspetto tecnico. Era sempre voglioso di lavorare, voleva dimostrare a 18/19 anni di essere già all'altezza di quei campioni che c'erano nella Juventus".

Si ringrazia Angelo Alessio per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.