Roma, Dybala: "Siamo rinati grazie a Ranieri. Mi lascia libero in campo"

Nel giorno della partita valida per gli ottavi di finale di andata di Europa League, è uscita un'intervista realizzata da Marca a Paulo Dybala, che ha avvisato l'Athletic Club: "Troverà una Roma aggressiva e con tanta voglia. Giocare all'Olimpico è importante, ci stimola in ogni partita. L'Athletic si è già dimostrato forte nella gara pareggiata a settembre ma spero che questo volta sia diverso".
Cosa la attrae di più dei baschi?
"Sono molto curioso di giocare al San Mamés al ritorno. Tutti parlano molto bene di questo stadio, perché i tifosi si fa davvero sentire. In attacco poi sono una squadra veloce e pericolosa, ma siamo preparati".
Cosa ne pensa dei fratelli Williams?
"Spero che non abbiano la loro giornata migliore. Li conosciamo entrambi, per la loro velocità e la bravura nei dribbling. Li abbiamo studiati bene, cercheremo di lasciargli troppo il pallone. Seguiremo le indicazioni di Ranieri".
Sancet, fondamentale per l'Athletic Club, sembra non essere al 100%...
"Non auguriamo il male a nessuno, ma è un bene se i calciatori bravi in generale non giocano contro di noi. La squadra di Valverde è comunque forte, dovremo dare il massimo".
È in Italia da tanti anni, ha mai potuto giocare in Spagna?
"Adoro LaLiga, la guardo molto in TV. Quest'anno è un campionato molto bello e competitivo, e mi sarebbe sempre piaciuto giocare lì, ma sono in Italia da molti anni ormai. Poi non si sa mai cosa può accadere in futuro".
Si può dire che l'Olimpico abbia una delle migliori atmosfere d'Europa?
"Inviterei chiunque non lo conoscesse a venire. Ciò che si vive qui è possibile percepirlo solo ad Anfield e in pochi altri stadi. Lo Stadio Olimpico è sempre pieno e anche solo sentire l'inno all'inizio ti regala una magia incredibile".
In che momento è la Roma?
"Siamo forse nel nostro miglior momento della stagione. In casa siamo più forti e contro l'Athletic dobbiamo continuare su questa strada. Siamo molto fiduciosi, vogliamo sfruttare il fattore campo".
Ranieri, a 73 anni, ha risollevato la stagione della Roma.
"I meriti di questa rinascita sono in gran parte del mister. Quando è arrivato, era un periodo difficile, con molti cambiamenti interni ed esterni nella squadra, era tutto incerto. Ci ha tranquillizzati facendo le cose semplici, conosce benissimo la piazza di Roma e la sua straordinaria motivazione fa la differenza".
Dove l'ha migliorata Ranieri?
"Mi lascia molto libero in campo. A volte ovviamente mi chiede aiuto per gestire il risultato e aiutare la difesa, ma in attacco sono libero di occupare i punti deboli dell'avversario. Il mister sa che a volte interpreto la partita in modo diverso e mi dà l'opportunità di farlo. Mi sento bene e questo è fondamentale per il finale di stagione".
Recentemente il suo contratto si è rinnovato automaticamente per un altro anno. Anche questo l'ha aiutata in campo?
"No, non credo perché già lo sapevo. Ci sono sempre tante notizie su di me, ormai sono abituato. Solo io conosco la verità e questo mi rassicura. Non penso al mio futuro in questo momento".
La Roma è la favorita principale per vincere l'Europa League?
"Mi piacerebbe rispondere di sì. Non so se siamo i favoriti in assoluto, ma so che possiamo dire la nostra fino alla fine. La sfida contro l'Athletic ci dirà se siamo favoriti o meno".
L'ultimo Scudetto della Roma risale al 2001 con Capello in panchina, è difficile ripetere quell'impresa?
"La Roma ha vinto solo tre Scudetti nella storia perché il calcio italiano è sempre molto difficile ed equilibrato, come si può vedere anche in questa stagione. Vincere lo Scudetto è difficile, ma non impossibile e mi piacerebbe lasciare un bel ricordo, un trofeo, quando non giocherò più nella Roma. Oggi però abbiamo l'Athletic e pensiamo solo a questo, oltre al tentativo di conquistare la qualificazione alla prossima Champions League".