Il doppio ex Fortunato: "Juve favorita al 60%, Koopmeiners può essersi sbloccato. Kolo Muani? L'ho allenato, vi dico in cosa deve far meglio"

La redazione di TuttoJuve.com ha contattato telefonicamente, in esclusiva, il doppio ex della sfida di Juventus e Atalanta, Daniele Fortunato, per parlare approfonditamente della sfida di domenica sera e non solo:
Che lettura bisogna dare a questo Juventus-Atalanta?
"Prevedo una partita molto aperta tra due squadre in forma: la Juventus arriva da cinque vittorie consecutive ed è lanciata, l'Atalanta arriva dal pari interno con il Venezia ma è sempre una squadra pericolosa e che si esalta contro le grandi. I bianconeri vorranno vincere per alimentare il sogno scudetto, che sembrava impossibile solo poche settimane fa".
La Juve deve più preoccuparsi del primo posto, che è a 6 punti, o di conservare il quarto posto visto che la Lazio è sempre a -2?
"Stiamo parlando della Juventus, un club che per storia e tradizione è abituato a giocare sempre per vincere. Non deve preoccuparsi di chi c'è davanti o dietro, penso che bisognerà entrare in campo per ottenere i tre punti indipendentemente da quello che è il proprio obiettivo".
I tifosi però sono spaccati: c'è chi inizia a crederci, dopo le tante delusioni, e chi rimane estremamente critico.
"A livello di numeri, per me, la Juventus sta rispettando le aspettative poiché sta lottando per il quarto posto e non è così distante dallo scudetto. Poi senza il suo centrale più forte e le diverse defezioni avute a campionato in corso, è attualmente la difesa meno battuta in Serie A. Questo non è un dato da sottovalutare. A livello di gioco, visto il cambiamento in estate, volevo vedere un qualcosa di diverso che non c'è ancora stato. Ma in Italia contano i risultati, diciamo che puoi vincere non giocando bene ed essere comunque molto apprezzato. Questa è la visione che abbiamo noi italiani".
Tornando alla sfida di domenica sera, l'Atalanta in caso di vittoria potrebbe alimentare a sua volta il sogno scudetto.
"Sì, ormai è da anni che sta facendo cose straordinarie. Rispetto a Torino, a Bergamo c'è un altro modo di vedere il calcio. Qualsiasi risultato ottenuto quest'anno, verrà sicuramente preso in positivo. Gasperini, indipendentemente dalla posizione di classifica, sta facendo la storia dell'Atalanta. Ai miei tempi, quando indossavo questa maglia, eravamo veramente una provinciale, oggi invece la Dea è uno dei top club in Italia".
Chiudendo il discorso scudetto... Ci sarebbe più clamore, per come sta andando la stagione, se il titolo finisse a Torino oppure a Bergamo?
"La vittoria dell'Atalanta equivarrebbe a quella del Verona di metà anni '80, sarebbe un successo sportivo fuori dall'ordinario. Sarebbe sorprendente anche se dovesse vincerlo la Juve, ma qui parliamo di una squadra che ogni anno viene costruita per farlo e a livello di rosa è molto vicina all'Inter. Però per i nerazzurri sarebbe storico, quante squadre di provincia sono riuscite a trionfare in campionato?".
Tornando in campo, può essere la partita di Teun Koopmeiners?
"L'Atalanta è sicuramente la sua partita, ma il gol messo a segno con il Verona può averlo sbloccato dal punto di vista mentale. Koopmeiners ha vissuto dei mesi complicati, ma c'è da dire che giocare per la Juventus non è proprio la stessa cosa. La pressione c'è anche all'Atalanta, di sicuro però non sono le stesse che ci sono a Torino o Milano. Non riesce a dare quel qualcosa in più come accadeva a Bergamo, ma non so per quale motivo".
Chi non ha avvertito pressioni è invece Randal Kolo Muani, come lo stai vedendo?
"L'ho conosciuto che aveva pressapoco 17 o 18 anni, si vedeva già che fosse un giocatore diverso dagli altri. Ma il nostro livello era parecchio basso. Kolo Muani, a mio parere, dovrebbe essere partecipare un po' di più nel gioco della Juventus, oggi però viene esaltato per i gol realizzati. Sta facendo bene, ma può ancora fare meglio. Deve essere celebrato anche quando non segna".
Non tutti lo sanno, ma qualche anno fa in effetti sei stato l'allenatore di Kolo Muani a Vicenza.
"E' vero, per circa 25gg lo sono stato. Era un Vicenza molto in difficoltà, il livello come già specificato era basso. Nei primi cinque minuti in cui lo osservai, capii non c'entrasse nulla con gli altri. Il padre, ad un certo punto, lo portò via e per me fece anche bene a farlo. Kolo Muani meritava di giocare in categorie superiori e sono contento ora sia arrivato alla Juventus dopo un bel percorso tra Germania e Francia".
Come finirà Juventus-Atalanta?
"E' sempre una domanda difficile a cui rispondere, perché sono legato ad entrambi i club. La Juve è favorita, 60 a 40, ma cercherò di seguire il match in maniera distaccata proprio per l'amore che provo per Juve e Atalanta".
Si ringrazia Daniele Fortunato per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.