Morace: "Impressionata dalla Juventus. La nuova filosofia allegriana porterà i bianconeri a lottare per le primissime posizioni"

22.08.2023 16:30 di  Redazione TuttoJuve  Twitter:    vedi letture
Morace: "Impressionata dalla Juventus. La nuova filosofia allegriana porterà i bianconeri a lottare per le primissime posizioni"

Carolina Morace, leggenda del calcio femminile italiano, ha rilasciato una lunga intervista a TuttoCagliari.net. Le sue parole raccolte dal collega Matteo Bordiga:

Carolina, le “big” del campionato di serie A hanno quasi tutte iniziato con una vittoria. Chi vede in pole position per la conquista dello Scudetto?

“Credo sia un po’ presto per azzardare un pronostico. Certamente lo Scudetto è un obiettivo concreto per il Napoli in primis, poi per la Juventus, per l’Inter e per il Milan. Nel calderone metterei anche Roma e Lazio, ricordando in particolare che i biancocelesti sono arrivati secondi l’anno scorso. Queste sono le formazioni attrezzate per contendersi il tricolore.

A oggi la migliore impressione l’ha fatta la Juventus di Allegri, che la scorsa stagione proponeva un gioco-non gioco sparagnino e di pura attesa mentre quest’anno, almeno a giudicare dalle prime uscite, sembra intenzionata a invertire il trend. Qualche tempo fa Allegri diceva che se si voleva il bel gioco si doveva andare al circo: beh, non è proprio così, dal momento che le squadre più forti e più vincenti d’Europa giocano anche un ottimo calcio.

E in effetti a Udine si è vista una Juventus più aggressiva, più votata al pressing alto e desiderosa di comandare con autorità la partita. Questa, a mio parere, è la grande novità rispetto al recente passato. La nuova filosofia allegriana rafforzerà la Juve e la porterà a contendersi le primissime posizioni della graduatoria con le dirette concorrenti. Ricordiamo che, comunque, l’anno passato i bianconeri hanno disputato un buon campionato, tenuto conto di tutto quello che è successo nel corso della stagione. Ma nel torneo appena iniziato si candidano a fare decisamente meglio.”

Come vede il Napoli di Rudi Garcia? Raccogliere l’eredità di Spalletti non sarà facile, perché il tecnico transalpino dovrà cercare di coniugare la brillantezza delle prestazioni coi risultati.

“Garcia è sempre stato un ottimo allenatore. Il Napoli l’anno scorso ha stravinto e, soprattutto, straconvinto sotto il profilo del gioco. Per cui il tecnico francese, che è anche una persona estremamente intelligente, non dovrebbe discostarsi molto dal punto di vista tattico e dell’approccio alle partite dalla filosofia propugnata dal suo predecessore. Per cui da un lato è vero che gli sarà difficile raccogliere l’eredità di Spalletti - anche in considerazione del fatto che la squadra era molto legata al mister toscano – ma dall’altro non credo che stravolgerà e rivoluzionerà i meccanismi di un giocattolo già perfettamente funzionante. Tra l’altro l’organico è rimasto suppergiù quello della stagione precedente.”

Una squadra che ha cambiato tanto invece è il Milan, ormai composto quasi solo da giocatori stranieri. Come lo colloca nella griglia di partenza del campionato: sullo stesso livello di Napoli e Juventus o, magari, un gradino sotto?

“Lo inserisco tra le pretendenti al titolo. Per la tradizione e il blasone del club e anche perché Pioli, a mio parere, è uno dei migliori allenatori italiani: la sua caratteristica principale è quella di far giocare bene la squadra ricercando schemi, soluzioni e idee innovative. Senza disdegnare anche cambi di modulo e di assetto in corso d’opera: proprio la versatilità e l’eclettismo tattico sono componenti imprescindibili della filosofia calcistica di Pioli, capace di variare più volte sistema di gioco e, soprattutto, movimenti e meccanismi offensivi. Ottenendo così una squadra malleabile e camaleontica. Inoltre Leao ha un anno in più: sta crescendo bene, è sempre più maturo e potrà fornire un apporto perfino superiore a quello offerto nella scorsa annata.”

Sul fronte Inter, Arnautovic si è ben distinto nella prima giornata al fianco di Lautaro Martinez. Potrebbe essere lui l’attaccante che i nerazzurri vanno cercando così freneticamente sul mercato?

“Arnautovic ha fatto ottime cose a Bologna, conosce bene il nostro campionato e in più gioca stabilmente nella propria Nazionale. È chiaro poi che più giocatori si ha a disposizione e meglio è.”

Come vede le squadre italiane in ottica coppe europee? Il movimento calcistico nostrano è pronto per ripetere l’exploit della passata stagione - con tre finaliste in altrettante competizioni continentali - o i recenti, straordinari risultati europei sono stati più che altro frutto del caso?

“Non sono stati certamente casuali. Pensiamo ad esempio al percorso della Fiorentina in Conference League: i viola sono una squadra collaudata che gioca a memoria. Non nascondiamocelo: i calciatori più forti non militano in squadre italiane. Questo è pacifico. Però sotto il profilo dell’organizzazione del gioco di squadra noi in Europa non siamo secondi a nessuno. Per cui anche quest’anno potremo dire la nostra. È chiaro che se non hai i campioni che ti risolvono le partite difficilmente vinci, ma sono fiduciosa per quanto riguarda il percorso che le nostre formazioni potranno fare nelle tre competizioni. Abbiamo tutte le carte in regola per ben figurare e per ottenere dei buoni risultati.”

Carolina, un suo parere sul Cagliari reduce dall’elettrizzante promozione ottenuta a Bari proprio a fil di sirena. Con quali premesse e obiettivi i rossoblù si ripresentano sul palcoscenico della serie A?

“L’obiettivo naturale per una neopromossa è la salvezza. Quello che viene in più è tanto di guadagnato. È vero che il tecnico, Claudio Ranieri, ha un’esperienza nazionale e internazionale di altissimo livello, è rispettato da tutti – all’interno e all’esterno della squadra – per cui può lavorare nelle migliori condizioni possibili. Ma il primo pensiero deve essere quello di mantenere la categoria: so che i tifosi isolani sono ambiziosi e vorrebbero qualcosa in più di una semplice salvezza. Ma rispetto ad altre squadre che sono già in serie A da un po’ e che mirano magari a posizioni di mezza classifica – come Sassuolo, Monza e Udinese – i rossoblù non partono alla pari.”