Cerchione. "Due motivi per cui Conte potrebbe lasciare Napoli"

A "1 Football Night", programma radiofonico in onda su 1 Station Radio, è intervenuto il giornalista Luca Cerchione, direttore dell’emittente radiofonica campana. Di seguito, un estratto delle dichiarazioni.
Qual è il reparto del Napoli che necessita di maggiori interventi in estate?
"Io credo che il Napoli, negli undici titolari, non sia messo male. Francamente, mi terrei anche Lukaku, ma probabilmente come punta di scorta. Secondo me, se Lukaku viene gestito senza eccessivo stress fisico, può rendere davvero molto bene. Dove interverrei, invece, è sulle seconde linee e, in particolare, nel ruolo del terzino sinistro. Spinazzola, nella fase difensiva, non mi convince, e Olivera non mi convince al 100% in entrambe le fasi. So che oggi è difficile trovare un terzino sinistro di piede mancino, ma credo che la pecca del Napoli stia proprio lì. Inoltre, per una questione anagrafica, sostituirei Rrahmani. Attualmente ha un mercato clamoroso, viene da una stagione importante e potrebbe essere l’anno giusto per venderlo a cifre significative. Quindi, non una rivoluzione, ma cambiamenti mirati.”
Quindi immagina Lukaku ancora nel Napoli della prossima stagione, considerando che la squadra disputerà circa 50 partite?
"Io vedo per Lukaku un ruolo da titolare in una ventina di partite, e le restanti da subentrato. Così lo si potrebbe preservare fisicamente. Quando sta bene, come ha dimostrato ieri, è un attaccante con una mente calcistica sopraffina. Non è un centravanti qualsiasi: magari segna meno rispetto al passato, ma gioca a calcio. Ha un mancino che illumina il gioco e un’intelligenza tattica superiore. Oggi ho avuto modo di parlare con Careca e condividiamo lo stesso pensiero: Lukaku non è solo un bomber, non è, con tutto il rispetto e per semplificare, un Filippo Inzaghi. È un attaccante completo e, se non viene sovraccaricato, può dare al Napoli molto più di quanto si pensi."
Passando invece a Conte, molti si chiedono perché si parli così tanto del suo futuro. Il fatto è che è lo stesso Conte a non dare risposte chiare. Crede che sia una strategia o che abbia davvero dei dubbi?
"Conte è un grandissimo comunicatore, oltre che un grande professionista. Tutto quello che dice e fa è ponderato, nulla è lasciato al caso. L’ho già detto a gennaio: secondo me, ci sono due motivi per cui Conte potrebbe lasciare il Napoli. Il primo è che vinca subito lo Scudetto: in questo caso, le aspettative della piazza si alzerebbero forse troppo. Il secondo motivo è che De Laurentiis non lo accontenti sul mercato. Credo che lui stia lanciando segnali alla società, cercando di metterla sull’attenti. La società, però, reagisce in maniera passiva. Mi dispiace dirlo, ma il direttore sportivo Manna, quando va ai microfoni delle pay TV, non dovrebbe limitarsi a dire 'speriamo che Conte resti'. Dovrebbe essere più deciso e dire chiaramente che non ha senso fare domande sul futuro di Conte, perché ha ancora un contratto di un anno con un'opzione per un altro anno in favore del club. Se invece Manna risponde in maniera evasiva, significa che il Napoli teme davvero che Conte possa andare via, come ha già dimostrato di saper fare in carriera."
Come pensa che andrà a finire la questione Meret?
"Sarò sincero: Meret non è un portiere che mi fa impazzire. Ha dei limiti in alcuni fondamentali. Riconosco che, pur essendo molto alto, è bravo nelle parate basse, ma carente nelle uscite alte, non domina mai l’area piccola e comunica poco con i compagni. Detto ciò, trovare un portiere migliore di Meret non è semplice. Tuttavia, c’è una riflessione da fare: perché il Napoli continua a proporgli solo rinnovi annuali? Così facendo, dimostra di non credere davvero in lui. Se ci credesse, gli farebbe un contratto quadriennale o quinquennale, e saremmo tutti sereni, lui in primis.”