Un corpo solido immerso in un liquido. Koopmeiners è la perfezione per il centrocampo di Thiago

07.08.2024 10:45 di  Andrea Losapio   vedi letture
Un corpo solido immerso in un liquido. Koopmeiners è la perfezione per il centrocampo di Thiago
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Il primo assaggio di Douglas Luiz è stato dolce. Non dolcissimo, perché finire sul tabellino dei marcatori avrebbe significato forse una consacrazione esagerata per il palcoscenico, ma il ciak è andato via liscio. Il regista Thiago Motta ha urlato "buona la prima" dopo i cinquantacinque minuti di pellicola. Divertenti, qualitativi. Soprattutto: il brasiliano ha giocato da trequartista, in un ruolo che sarebbe quello di Teun Koopmeiners, nelle idee e nelle intenzioni della Juventus. Dietro c'erano Locatelli - fischi decisamente da censurare - e Thuram, lui sì, andato in gol con un bel tiro che ha ricordato il Kakà in Champions League contro l'Anderlecht.

In realtà Thiago Motta lo ha già detto, provando Locatelli da trequartista. Sì, il centrocampo detiene una sua fisionomia e dei ruoli prestabiliti, ma in realtà è liquido. Per questo Douglas Luiz è riuscito a scendere dalla linea più avanzata per recuperare palloni, gestire, alle volte anche dettare i tempi. Chiedere il pallone fra le linee non dev'essere l'unica priorità per chi fa l'azione da collegamento fra centrocampo e attacco. Ma serve inserirsi e segnare, così come difendere e ripartire.

Non c'è nessuno meglio di Teun Koopmeiners, in questo senso. Perché è il tuttocampista per eccellenza. Nell'AZ Alkmaar ha giocato da mediano e da difensore centrale, con l'Atalanta da mezz'ala e trequartista. Gli manca essere punta centrale e portiere, ma non è detto che chi è cresciuto a pane e calcio totale non possa fare anche quello. L'idea di Thiago è quella di avere una Juventus olandese, che gioca il pallone e che aggredisce per recuperare, senza pause. È un'ambizione straordinaria, resta da capire se ce la farà. Con Koop, sicuramente, sarebbe più semplice.