Un coro meraviglioso che inorgoglisce lo Stadium: mettiamo in pratica quelle parole

C'è un bellissimo coro che la curva sud dello Juventus Stadium intona più volte durante ogni gara casalinga della Vecchia Signora. Il ritornello, recita così: “Oh la Juve in gol, fino al novantesimo, che fatica che ti chiedo, forza Juve facci un gol. Forza Juventus, la curva sud ti ama, tutta la settimana, io penso solo a te, forza Juventus, unico grande amore, una grande passione che c'è dentro di me....”. Un coro meraviglioso, che esprime un profondo senso d'amore e di appartenenza. Ora, proprio alla luce di queste parole, sorgono spontanee alcune riflessioni. Quando si ama qualcuno, e non si ha la possibilità di vivere quotidianamente in modo diretto questo sentimento, si passano i giorni a contare i secondi che mancano all'incontro con l'amato/a. Un pensiero fisso, costante, col cuore in gola, che accelera il proprio battito man mano che si avvicina il momento dell'incontro: nel caso della Juventus, ciò accade il sabato o la domenica. Ora, quando siete follemente innamorati di qualcuno, non fate di tutto pur di vedere la persona amata, costi quel che costi? Se vi chiudono l'autostrada, pur essendo fortemente contrariati, non cercate forse altre vie per raggiungere il vostro amore? Che sia un treno, un pullman, un aereo: l'importante è arrivare alla meta, a vedere/stringere il proprio innamorato/a, anche se solo per qualche istante. Questo è quello che si definisce “un grande amore, una grande passione”. E allora, alla luce di queste considerazioni, perché il senso delle parole cantate in questo coro, va a cozzare con la realtà di questi giorni? Sia chiaro: le norme relative alla discriminazione territoriale vanno modificate, così come va riformato l'intero impianto normativo della giustizia sportiva e del calcio in Italia. La curva, nella gara contro il Napoli, ha voluto lanciare la sfida e, come previsto è arrivata la sanzione, anche se più pesante del previsto (non tanto per ciò che riguarda la Sud, ma almeno per ciò che concerne la Nord, per la quale non sono state prese in considerazione le attenuanti). Ebbene, dopo che nelle scorse settimane si era sentito parlare tanto di solidarietà tra tutte le curve italiane, a qualcuno è capitato di leggere, negli ultimi giorni, messaggi solidali nei confronti della curva bianconera? Pensate davvero che le altre curve, dopo aver visto le sanzioni comminate dal giudice Tosel, continueranno nella provocazione? Forse lo faranno quelle di Milan e Lazio ad esempio, squadre che al momento non lottano per alcun obiettivo e i cui tifosi sono palesemente in rotta con le rispettive Società. Pensate invece che le curve di Roma, Napoli, Fiorentina, Inter faranno altrettanto? Difficile direi, visto che essendo le loro squadre in lotta per il titolo, di sicuro non vorranno privare i giocatori del sostegno della parte più “calda” del tifo. E l'autolesionismo, a chi giova? A nessuno, fino a prova contraria. Dando un'occhiata ai fari forum, siti e social network, capita di imbattersi in tifosi che auspicano che nelle gare contro Udinese e Sassuolo anche il resto dello Stadio sia vuoto, per solidarietà alla Curva o che si continui ad oltranza con i “cori discriminatori” con la conseguenza di subire altre “chiusure di uno o più settori”. E al bene comune e supremo, ovvero alla Juventus, non si pensa? Oltre al danno economico (chi è abbonato, subisce un danno nel non poter andare ad assistere ad una o più gare per le quali ha pagato il prezzo dell'abbonamento), c'è un evidente danno alla squadra, privata del supporto e del calore dei propri sostenitori in uno dei momenti topici della stagione. Dobbiamo proprio farci del male da soli? Ripeto: la legge va cambiata, ma non si potrebbero cambiare modi e tempi della protesta? Quale è la preponderanza? Tifare “pro” Juve o “contro” gli altri? Che senso ha lasciare lo Stadio deserto o silenzioso per rivendicazioni che, seppur comprensibili, possono essere portate avanti con altre modalità? A meno che, dietro tutto ciò, non si celino altre motivazioni, magari legate a qualche forma di ritorsione contro la Società. E sì, perché vedendola da un altro punto di vista, la “chiusura” delle curve o dello Stadio, è un'arma di ricatto in mano agli ultras nei confronti delle Società. Nel frattempo, rimaniamo in attesa di comunicazioni ufficiali da parte della Società Juventus che, sicuramente, starà vagliando le opzioni disponibili e studiando la situazione. Ci sono già tanti “nemici” all'esterno, cerchiamo, almeno noi juventini, di fare fronte comune per il bene della nostra squadra.