Federico Chiesa al Barcellona sarebbe una vittoria per tutti. Ma a che prezzo?

Federico Chiesa oramai è un separato in casa. Nella Juventus di Thiago Motta non c'è spazio, tecnicamente e fisicamente. Qualcosa di impensabile fino a pochi mesi fa, quando la sua presenza era più o meno fondamentale. Era aspettato come salvatore della patria, come il Godot di Beckett, quello che doveva scombinare i piani, della Juve e degli avversari. Qualche volta lo ha fatto in campo, perché nella passata stagione sono arrivati nove gol, la sua miglior stagione in bianconero realizzativamente parlando in Serie A, pur con equivoco tattico abbastanza chiaro, visto che nel 3-5-2 di Allegri era forse sacrificato.

Alla fine Chiesa al Barcellona sarebbe una vittoria per ambo le parti. A un prezzo salato, perché era costato circa 60 milioni - con i bonus inclusi - e andrà via, forse, per un quarto. Il giusto per evitare una minusvalenza che decreterebbe la sconfitta su tutta la linea. C'è poi l'altra possibilità, che con il Barcellona non si arrivi a una quadratura e Chiesa rimanga a Torino, praticamente senza un futuro. Forse senza nemmeno un passato, visto che tutto quanto è stato cancellato e viene ulteriormente spazzato via nelle ultime settimane, come un pavimento da rifinire.

Di certo non è stata una bella estate, trattato come un pacco postale quando - di fatto - sarebbe la speranza di Spalletti per l'attacco. Anche l'Europeo non è stato di gran livello, contrariamente al 2021. Ecco, forse è questa la motivazione per cui le cose sono andate declinando. Perché Chiesa ha vissuto un'involuzione che in pochi si sarebbero aspettati. Colpa dell'infortunio? Anche questo si vedrà, eventualmente, in blaugrana.