Simone Pepe: "Ringrazio i tifosi della Juve, non ho mai mollato e sono tornato ad essere un giocatore, la cosa più bella..."

La redazione di tuttojuve.com ha parlato in esclusiva con Simone Pepe che si è concesso ai microfoni di Massimo Pavan per una lunga intervista per analizzare ma anche salutare i tanti tifosi bianconeri che gli hanno voluto bene in questi anni dove Simone e' stato sicuramente grande protagonista lasciando un segno indelebile nella storia della Vecchia Signora.
Pepe ha raccontato in una lunga chiacchierata le emozioni di questi anni vissuti a Torino, dall'inizio dell'era Del Neri alle vittorie con Conte fino alla stagione con Allegri.
Tuttojuve vi proporrà la lunga intervista in due parti.
Siamo arrivati ai saluti con la Juventus dopo tanti anni, tante belle soddisfazioni, cosa ti senti di dire ai tifosi delle Vecchia Signora?
Mi sono stati vicini, li ringrazio perché il rapporto che abbiamo avuto e' andato oltre il calcio, mi sono sempre stati vicino, mi hanno sempre sostenuto anche quando c'era qualche stupido che diceva cose brutte, mi hanno sempre trattato benissimo, mi sono sempre stati vicini e di questo posso solo ringraziarli, mi hanno fatto delle accoglienze quando sono rientrato che sembravo Zidane o Del Piero, sempre mi hanno sempre accolto bene. Per me vale doppio, perché per me essere un giocatore medio alto con un'accoglienza così dai propri tifosi, in una squadra importante come la Juve penso voglia dire molto per me.
Hai dato tanto in questi anni e si vede dall'affetto del pubblico, c'è un'emozione piu' grande?
Lo scudetto e' normale, dopo due settimi posti, ci siamo trovati a vincere lo scudetto al primo anno di Conte e' stata un'emozione, il primo scudetto e' sempre quello che ricordi con più affetto, normale che poi sono tutti belli quando vinci.
Cosa e' scattato in quel!'anno di Conte?
Non è scattato qualcosa, si è creato una squadra unita, per vincere servono una serie di cose, queste cose si sono tutte incastrate benissimo ed è venuto fuori un macchinario perfetto.
Anche con Delneri avevate fatto bene nella prima parte della stagione..
Si, fino alla partita con il Chievo che abbiamo pareggiato 1-1 con Pellissier al novantatreesimo eravamo davanti a tutti, avevamo tenuto botta, poi il sei gennaio si era fatto male Fabio...
La prima stagione e' stata forse quella che ricordi in modo migliore
Quella in cui sono stato bene, stavo bene ero al top, poi il maledetto 21-22 luglio a Bari, per il Tim a Bari.
In un campo di sabbia...
Bravissimo, dove Caceres si fece il collaterale, io invece mi sono strappato. Fa parte anche questo del calcio, io fortunatamente non ho mai mollato e sono tornato ad essere un giocatore.
La cosa più bella e' che tutti siete sempre stati fondamentali, non solo chi gioca...
Io ho sempre detto ai miei compagni, qui può mancare chiunque, e' mancato Buffon e' mancato Pirlo, e' mancato Tevez, e' mancato Chiellini, Barzagli, Bonucci, Marchisio, ma abbiamo sempre vinto, quando si è una squadra così, e' normale che più giocatori forti hai è meglio e', però ti dico che alla fine di tutto, anche quando ti mancano giocatori importanti, riesci a dare un segnale di strapotere agli altri.
Anche il blocco italiano, no?
Si avevamo un blocco che era per la maggior parte quello della Nazionale, alla fine ci siamo andati tutti in nazionale in questi anni, per cui il blocco della Juve e' quello della Nazionale, ha dato tanto zia alla Juve che alla Nazionale.
In questi quattro anni con chi hai legato di più?
Se ti dico con gli italiani, ma io alla fine ho legato con tutti, io alla fine parlo pure con i muri, per cui è' normale che Chiello lo conosco da una vita, Stora da tanto tempo, Bonucci lo conosco da parecchio, Pirlo, Matri.. Io con Asamoah mi ammazzo dalle risate con Asamoah. Gli scherzi, li faccio io non loro, ci sono scherzi pesanti che non si possono dire, ma cos'è leggere.... (Ride ndr.), cose di tutti i giorni, per me è un continuo, scherzi paradossali, prese in giro. Permalosi? Nessuno, si era creato un gruppo che ci prendevamo in giro. Si scherzava, si rideva, scherzavamo tra di noi, sempre uno scherzo era.
A Conte qualche scherzo lo hai mai fatto?
No, a Conte no, stava sempre a duemila, vincevi la domenica e arrivava incazzato come una iena, lui è uno che non stacca mai e per questo è vincente.
Secondo te quanto gli è dispiaciuto quest'anno non essere arrivato a Berlino?
Normale che secondo me lui ha fatto una scelta che noi non possiamo giudicare se giusta o sbagliata, alla fine come fai a dire se giusta o sbagliata, adesso dici che è sbagliata perché Allegri e' arrivato in finale di Champions, ma se si è sentito di far quello bisogna rispettarlo.
La seconda parte dell'intervista sarà pubblicata in mattinata