Simone Loria: "A prescindere dal risultato di Roma, la Juve ha già vinto il titolo. Chi ha parlato male di Alves ora si nasconde. Pjanic? Non soffrirà l'ambiente dell'Olimpico"

Non tutti si ricorderanno, ma Simone Loria è stato un giocatore bianconero. Quando? Seppur non esordendo mai, l'ex difensore ha fatto parte della rosa campione d'Europa della stagione 1995.1996. La nostra redazione lo ha contattato telefonicamente, in esclusiva, per parlare del match di domenica con la Roma e non solo:
Buongiorno Simone, che partita sarà Roma-Juventus?
"E' ormai una classica, una sfida molto importante tra due squadre con obiettivi diversi: la Roma gioca per difendere il secondo posto dall'attacco del Napoli, la Juventus vuole vincere per centrare il sesto titolo consecutivo".
I giocatori bianconeri vorranno archiviare la pratica campionato in modo da pensare con la mente sgombra alle prossime due finali?
"La Juventus è una squadra con l'obiettivo di vincere, quindi penso che voglia chiudere subito la pratica campionato. Non è che con il Torino non abbia voluto vincerla, forse pensavano alla sfida di Champions. E il raggiungimento meritato della finale ha dato ai giocatori più motivazioni per la sfida con la Roma".
L'assenza di Dzeko e le non perfette condizioni di Nainggolan, quanto possono incidere sulle chance di vittoria per la Roma?
"Sono due giocatori molto importanti per la Roma poichè Dzeko è il finalizzatore mentre Nainggolan fa sempre sentire la sua presenza in zona gol ed è uno dei migliori per rendimento. Sfida Dzeko-Higuain? Sì è una sfida che purtroppo non avverrà".
Come verrà accolto Miralem Pjanic?
"Non sarà accolto benissimo ma fa parte del calcio, il tifoso ha la possibilità di scegliere se applaudire o fischiare un suo ex calciatore. E' normale perchè c'è forte rivalità tra le due formazioni, i giocatori sono consapevoli di questo e non penso che Pjanic avrà problemi domenica".
Higuain e Pjanic sono stati gli acquisti più costosi dell'ultimo mercato estivo, ma se fosse stato quello di Dani Alves il vero colpo? Era stato definito in parabola discendente ma ora tutti sembrano essersi riaccorti di lui...
"Non si può dire di un campione che sia in parabola discendente a trentaquattro anni appena compiuti. Sono solo chiacchiere fatte ad inizio torneo di persone che ora si nascondono e affermano di aver sempre apprezzato il calciatore. Bisogna dare il tempo ai calciatori di ambientarsi, veniva da un altro campionato".
Quante possibilità ha la Juve di centrare la tripletta?
"Penso che quest'anno sia l'anno buono. La Juve è una squadra forte ed ha questa consapevolezza, poi nelle partite secche può succedere di tutto. Il campionato, a prescindere dal risultato di domenica, è ormai acquisito e sarebbe bello vedere Buffon alzare questa benedetta Champions".
Si ringrazia Simone Loria per la disponibilità e la cortesia dimostrata in occasione di questa intervista.