Giuliano Giannichedda: "Giuntoli ha centrato i due obiettivi, Juve ha ridotto gap ma non è ancora la favorita in Serie A. Vlahovic? Dovrà dimostrare di più"
"Le aspettative per il mercato in entrata sono davvero alte, ma le curiosità per i risultati legati al campo sono ancora maggiori. La Juve si è assicurata l'allenatore migliore della scorsa Serie A per gioco espresso e da parte mia ci sarà la massima attenzione su quel che proporrà Thiago Motta. Questa squadra è candidata ad un campionato di vertice". Pensieri e parole di Giuliano Giannichedda, ex centrocampista bianconero tra il 2005 e il 2007, che in esclusiva ai microfoni di TuttoJuve.com ha espresso la sua opinione sulla Juventus e non solo:
Cristiano Giuntoli è stato l'assoluto protagonista non soltanto in entrata, ma anche con le 32 cessioni considerando anche i giocatori di rientro dai prestiti. Quale è il suo voto in pagella?
"Il voto è altissimo, perché è riuscito a centrare i due obiettivi prefissati: diminiure il monte ingaggi e comprare giocatori importanti. Sappiamo quanto è difficile riuscire a prendere quelli all'altezza e lui c'è riuscito, per questo la pagella è senz'altro positiva".
Quale è il suo acquisto migliore, a tuo parere?
"A me piace tantissimo Thuram, è in possesso di una notevole fisicità e di una buonissima tecnica. Per me può dare tanto a questa squadra. Anche l'arrivo di Nico Gonzalez l'ho molto apprezzato, è un giocatore molto importante e conosce alla perfezione il nostro campionato. Poi bisognerà capire come si integreranno nel nuovo sistema, ma sono stati due ottimi colpi".
Dovresti ricordarti molto bene Khephren, visto che hai giocato con suo padre e lui era un bambino.
"Era piccolo piccolo, sono diventati grandi sia lui che Marcus (sorride ndr). E' stato romantico vedere un nuovo Thuram indossare la maglia della Juve".
Mi hai citato Thuram, ma a centrocampo sono arrivati anche Douglas Luiz e Koopmeiners. Sono gli acquisti giusti per un reparto che da anni era in piena sofferenza e veniva considerato come il tallone d'achille di questa squadra?
"Thuram è quello che mi incuriosisce di più, ma penso che Douglas Luiz e Koopmeiners siano perfetti per le esigenze di cui necessitava la Juventus a centrocampo. Sono dei pezzi da 90, ma non dimentichiamoci di Locatelli che è un ottimo giocatore e conosce bene il mondo Juve. Lo scorso anno è stato criticato, ma per me è riuscito comunque a dare il massimo e ad aiutare la squadra nei momenti di difficoltà".
C'è un nome, ceduto in estate, che non avresti voluto mandar via?
"A livello di numeri sono state davvero tante cessioni, ma c'era l'obiettivo di abbassare il monte ingaggi e di sfoltire la rosa. Posso dire che non è semplicissimo lavorare con troppi giocatori, ora la rosa della Juve è completa per i traguardi che deve centrare. Sicuramente il nome di Chiesa è quello che rimbomba più di tutti, era uno dei giocatori top della squadra e potenzialmente è un ottimo calciatore. Però le scelte della dirigenza sono state molto oculate in questa fase di mercato, quindi per me hanno fatto bene in virtù degli obiettivi che dovevano centrare".
Le tre panchine di fila di Danilo hanno fatto molto rumore. Sei rimasto stupito da questa scelta?
"Sono valutazioni fatte da un allenatore nuovo che deve valutare tutti i giocatori, così facendo ci ha fatto conoscere un ragazzo di prospettiva e interessante come Savona che ha fatto molto bene. C'è sempre qualche pregiudizio sui giovani, ma se gioca significa che è forte. Danilo è un calciatore forte, per cui sono sicuro che riuscirà a trovare il suo spazio. Poi ci sarà da capire in che ruolo giocherà, visto che il brasiliano può ricoprire sia il ruolo di centrale che di terzino".
Da un giovane all'altro: che ne pensi di Adzic? E' un nome che ti stuzzica?
"E' quello che mi incuriosisce di più, tutti ne parlano benissimo e sono curioso di vederlo presto all'opera. Ho visto che per il momento è rimasto in prima squadra, questa è una grande dimostrazione di fiducia da parte della Juventus nei suoi confronti e dei giovani promettenti come lui. Non dimentichiamoci che c'è un 2005 come Yildiz di cui ormai sentiamo parlare da anni, e invece ha solo 19 anni".
Può essere l'anno della consacrazione di Vlahovic e può arrivare a 30 gol in stagione?
"E' quel giocatore che può alzare le aspettative di cui parlavamo all'inizio, è un terminale offensivo molto importante e dovrà fare la differenza in una squadra che è stata abbondantemente rinforzata nel corso dell'estate. Rinnovo? Non sarà motivo di distrazione. E' un professionista, lui penserà solo al campo e lascerà a chi cura i suoi interessi discutere di questo. Poi se dovesse far bene, tutto arriverà di conseguenza".
Fronte campionato, quanto si è avvicinata la Juventus all'Inter?
"L'Inter è favorita poiché parte da una struttura importante e sono rimasti tutti i top. La Juventus, nel corso dell'estate, è riuscita a ridurre il gap, ma non è ancora più forte dei nerazzurri. Il Milan, secondo me, ha cambiato molto e ha già dei problemi, il Napoli con gli ultimi acquisti si è un po' avvicinato ma non quanto basta per essere in pole. La mia griglia? Inter, poi Juve e Napoli".
Si ringrazia Giuliano Giannichedda per la cortesia e la disponibilità dimostrata in occasione di questa intervista.