Corsera - Roma-Juve, rimediare è un’arte Tudor a lezione da Ranieri

Su Corsera: Roma-Juve, rimediare è un’arte Tudor a lezione da Ranieri. Non ama le etichette, Igor Tudor («l’hanno messa anche a me, ma ora preferisco non dire quale»), eppure ne sono appiccicate tante a Roma-Juve, stasera all’Olimpico: a partire dalla sfida tra due «traghettatori», chiamati per guadare acque pericolose e tentare l’approdo alla Champions. «Ma questa è una partita importante, non decisiva — dice l’allenatore bianconero — e noi andiamo lì senza fare calcoli». Spiegazione: «Non si va a Roma dicendo “vinciamo”, ma si va con la consapevolezza di essersi pre- parati per fare i tre punti, poi può succedere di tutto». Di certo, «a me sono sempre piaciute queste serate, sono quelle che i giocatori amano di più».

E pazienza se, una ventina d’anni fa, quando ci si giocava lo scudetto, quel 4-0 con il gesto irridente di Totti è diventato meme: «Sono questioni di campo, ne abbiamo parlato tante volte», smorza Tudor, a chi rispolvera l’aneddoto. Conta solo il presente — «Ho trovato la squadra in un momento brutto, ma ci siamo rialzati e vogliamo continua- re» — non subito il futuro: «Bisogna ragionare partita per partita, pensare cosa può accadere tra due o tre non serve a nulla. Dobbiamo lavorare sulla struttura e sullo stile, sulla fase difensiva, su tutto». Un check-up iniziato nella prima settimana al completo.