Damiani a RBN: "Se un giocatore è importante non c'è cifra che possa ripagare la sua partenza"

Lo 0-0 nel girone di andata tra Milan e Juventus aveva evidenziato una volta per tutte come un errore madornale fosse stato fatto nel corso dell'estate di mercato: non può non esserci un sostituto abile e arruolabile di Dusan Vlahovic. Il serbo infatti per la prima volta a San Siro era assente, a causa di un problema accusato in Nazionale qualche giorno prima, problema che lo ha tenuto fuori poi per qualche settimana e che ha fermato la crescita della squadra di Thiago Motta, destando qualche preoccupazione di troppo. 

La sua presenza domani sera non è messa invece in discussione, come ha annunciato il tecnico in conferenza stampa qualche ora fa, ma gli occhi non saranno solo puntati su di lui: l'osservato speciale sarà Andrea Cambiaso, dopo le voci sull'interesse concreto del Manchester City sul terzino. Ha parlato, anche di lui e di come si immagina Juventus-Milan, un doppio ex della partita ai microfoni di RBN Cafè su Radiobianconera, Oscar Damiani. "Il mestiere del calciatore è il più bello, sei protagonista e ti alleni. Hai molte più soddisfazioni e incidi più di un procuratore, anche se i tempi ora sono cambiati e anche chi li gestisce sa il fatto suo.

L'offerta del City? Il denaro è importante, ma se un giocatore è davvero importante in una squadra non c'è cifra che possa ripagare la sua partenza. A volte non riesci a trovare un sostituto all'altezza, ma ci sono anche i bilanci da considerare e che in Inghilterra gli ingaggi sono stratosferici e superiori anche di 3-4 volte a quelli in Serie A. "L'argent fait la guerre" e un giocatore fa il professionista quindi può andare dove lo pagano di più. Manchester non è la città più bella in Inghilterra e un professionista guarda alla squadra ambiziosa, all'allenatore di altissimo livello: è una scelta non facile ma la vita è piena di scelte come questa".

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